Missioni Consolata - Settembre 2006

DOSSIER ! I passaggio dei marines le donne si t.oglieranno il burqa e gli uomini sitaglieranno la barba» si diceva quando il presidente degli Stati Uniti lanciò contro il regime dei ta/eban la campagna militare «giustizia infinita», poi ribattezzata «libertà duratura». A . l"!"!'l:fflffl':'11- il terrorista Osama bin Laden non è stato catturato; il Mullah Ornar è diventato una primula rossa: il paese è diviso in zone di influenza, controllate dai «signori della guerra» delle varie etnie; la libertà religiosa è apostasia condamata con la pene capitale; la pace un miraggio... La dome continuano a indossare il burqa e gli uomini a coltivare la loro barbe. Dopo 10 anri di guerra cont.ro i Nl8i e altrattanti di guerra civile tra le varia fazioni religiose ed'atniche, rAfghaniatan continua a essere uno dei paesi più pova; del mondo, che 80prawive solo grazie agli aiuti internazionali; la popolazione non sa più in chi sperare e, le dome soprattutto, continuano ad essere discriminate e vittime di ogni tipo di violenza. U no dei paesi più poveri al mondo: 652 mila chilometri quadrati di aridi deserti, intervallati da aspre montagne che raggiungono i 7.500 metri, nessuno sbocco al mare. I suoi 26 milioni di abitanti rappresentano un mosaico di una decina di diverse etnie tra cui prevalgono i pashtun (38% della popolazione), i tagiki (25%), gli hazari (19%) e gli uzbeki (6%). Quattro bambini su cento non raggiungono l'anno di vita e, se la fame, le malattie, la guerra, le mine antiuomo permetteranno loro di superare i 45 anni, si possono considerare fortunati, perché vuol dire che hanno già superato il limite medio di vita nel loro paese (in Italia possiamo sperare di vivere fino a 78 anni). DI GUERRA IN GUERRA Questi semplici dati mostrano quanto l'Afghanistan sia marginale nella vita economica della regione centroasiatica. Eppure la sua posizione geografica, posta strategicamente al centro di una rete di passaggi obbligati, che dall'Asia sudorientale si dirigono in Medio Oriente e poi in Europa, ha imposto il controllo di questo stato per garantire la stabilità di un'intera regione che, espandendosi dall'ln- ~-------------------------------------------------------------------- 28 ■ MC SETTEMBRE 2006

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