Missioni Consolata - Settembre 2006

MISSIONI CONSOLATA • • ■ ■■ ■■■■ l:ldea grafica il logo del 4° Convegno eccle&iale nazionale rappraaenta un Cristo stilizzato, che con lè braccia apert.e forma degli archi che richiamano quelli dell'Arena di Verona. Nel disegno 8Dl'ID • · i quattro termini che formano il =quieta dell'incontro: «Testimoni di Gesù riaortD, speranza del rnoncb. -I Cristo riaort.o forma la figura nel suo inaiema pare librar&i nalraria. - I testimoni sono la braccia del Risorto staaao, che aasumono quasi la 8811lbianza di corpi autonomi. Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo - La speranza • aimbolaggiata de1r1nt.ara composizione, laaaerrnant:e sbilanciat.a in avanti, quasi aa abbracciare con sguardo fidllCioso il futl.U'o. - Il mondo, una ~ dal quale è ritsanlial-.sa dalo spaZl0 che viene creato pro- ;;rc;-..aa dinamicità della braccia. ro presenza nella chiesa italiana. Nel primo Forum (3-6 febbraio 1999) proposero a se stessi uno stile di presenza qualificato,che rispecchiasse anche in Italia quanto da essi vissuto nei territori lontani: - missione nella debolezza: sì alla parola di Dio, allo Spirito, alle frontiere, alle periferie, alla precarietà; no a sicurezze, potere, prestigio, strutture pesanti, ecc.; - missione nella povertà: riesame di opere e strutture; ridistribuzione delle comunità sul territorio nazionale;vicinanza, attenzione e preferenza per i poveri; - missione nel martirio:serietà,radicalità,carità,dono della vita,contiM nuità di donazione. Nel secondo Forum (4-8 febbraio 2002) l'attenzione si appuntò sulla capacità di collaborazione degli istituti missionari fra loro e con gli altri soggetti della missione, nonché sulla loro «integrazione» nella chiesa locale in Italia.Si ribadì la fedeltà al carisma specifico («non negoziabile», si disse) dell' ad gentes,ad extra e advitam,ma sottolineando nello stesso tempo che i missionari non sono in Italia «di passaggio» o solo per compiti interni agli istituti, ma per una testimonianza e un'azione specificamente loro di «animazione missionaria delle chiese locali».Si disse fra l'altro:«Forse non lo sappiamo, ma abbiamo sulle spalle una grossa responsabilità. Siamo considerati gli esperti dell'annuncio e siamo chiamati ad animare la chiesa locale. Con tanta disinvoltura lo abbiamo fatto e lo facciamo in terre geograficamente considerate di missione.Con altrettanta timidezza, paura e ritrosia ci ritroviamo a farlo con la nostra gente». Essere profetici non significa fare i supplenti. Oggi in Italia si stanno creando situazioni di missione... La nostra tentazione - e la tentazione della stessa chiesa locale - è di affidare agli «addetti del mestiere» quelle zone e situazioni. Da parte nostra è doveroso privilegiare tali servizi, ma è compito della chiesa locale far fronte a queste realtà, trovare risposte concrete: può certamente attingere dal «libro della missione» (e in questo dobbiamo certamente aiutarla), ma non può delegare ad altri i compiti che spettano ad essa. Il terzo Forum (31 gennaio-4febbraio 2005) ha voluto essere anzitutto un momento di «ascolto»:della chiesa locale italiana,della cultura 1 che circola nella società che ci circonda, dei «movimenti» che prendono piede in ordine a un mondo nuovo e diverso. L'ascolto è necessaria premessa alla profezia. li primo ascolto, infatti, rimane sempre quello del vangelo, che però dobbiamo far risuonare nell'oggi che Dio ci propone in Italia all'inizio di questo terzo millennio. «Ci siamo sentiti piccoli di fronte a sfide che paiono a prima vista insormontabili, ma questo non ci ha tolto il coraggio di riaffermare la nostra missione di essere lievito, luce e sale, attraverso l'ascolto e la testimonianza profetica: due atteggiamenti nuovi per una società malata di solitudine esistenziale». CONVENIRE ASCOLTANDO La prima «lezione» che i missionari ricevono dalle giovani chiese è che ogni programmazione ecclesiale, per essere veramente missionaria, deve partire dall'ascolto. Un convegno ecclesiale ha bisogno di un lungo tempo di ascolto per discernere l'oggi di Dio nella storia e udire quello che lo Spirito dice alla chiesa che è in Italia. Per essere un vero convenire della chiesa è necessario che tutte le sue componenti abbiano voce e che le loro attese, le loro e- ------------------------------------------------------------------·------------------------

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