Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2006

DOSSIER I I Il personaggio (1 ): François Houtart QUALE FUTURO PER IL FORUM SOCIALE? François Houtart, sacerdote, è presidente del Centre Tricontinental di Louvainla-Neuve, in Belgio e membro del Consiglio internazionale del Forum sociale mondiale. François Houtart ' E estremamente importan- ( ( te riflettere sulla memoria, la storia dei Forum e la loro evoluzione, per porsi il problema delle sfide del futuro» sostiene François Houtart (l ). «Si è sviluppato a causa dell'allargamento della logica del capitale all'insieme dei gruppi umani, che ha originato la convergenza di movimenti di protesta e resistenza. Gruppi che non avevano nulla a che fare l'uno con l'altro. Luogo di incontro e scambio, con obiettivi comuni definiti dalla Carta del Fsm, la lotta al neoliberismo, contro l'egemonia mondiale del c,apitale e la ricerca di alternative. Eun soggetto pluralista sotto vari aspetti: diversità di provenienza geografica, di settore sociale, genere, di tipologia (movimenti sociali, Ong, intellettuali, ecc.) e pluralità ideologica. Si, perché c'è chi pensa che si possa umanizzare il sistema capitalista, chi invece vuole cambiarlo radicalmente. Importante è restare insieme. Il fatto di poter resistere in una convergenza sta progressivamente costruendo un nuovo rapporto di forza con l'altro polo, quello mondia- .lizzato, fortemente costituito». Quali sono i principali risultati dei Forum? Primo: c'è stata una crescita di coscienza collettiva mondiale alla quale noi abbiamo realmente contribuito. Secondo: i Forum sono stati luoghi di formazione e di appoggio di reti, alcune sono nate nei Forum, altre si sono rinforzate. Terzo: l'esistenza dei Forum è un fatto politico in sé. In che senso il Forum è politico? Che potere ha di influenzare le decisioni dei governi? Non so se abbiamo già influenzato, ma conosco alcuni partiti politici in Europa i cui dirigenti vengono ai Forum perché si rendono conto che aumenta la loro credibilità politica. Non dico che abbiano sempre le migliori intenzioni. Ma stimano che non è più possibile non tenere conto di questi eventi e che i temi dibattuti sono importanti dal punto di vista politico. Organismi come la Bm, l'Fmi o la riunione di Davos, è vero che non li abbiamo cambiati, ma sono stati obbligati a modificare i loro discorsi. Sentiamo che è una forza che si costruisce. È un processo, dobbiamo continuare. Quello che succede in Venezuela oggi, non voglio dire sia frutto dei Forum, ma è un cambiamento. Bisogna poter arrivare in molti luoghi per attuare dei cambiamenti di quel tipo. Quali sono le sfide attuali? Si deve passare dall'elaborazione di una coscienza collettiva, alla costruzione di attori politici. Che esistono già ma devono essere ,----------------------------------------------------------------------· 42 ■ MC LUGLIO-AGOSTO 2006

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=