-■ UGANDA Sopra, perforazione di un pozzo sponsorizzato dalla parrocchia. A destra, i padri Luigi Barbanti e Antonio Rovelli: primi missionari della Consolata in Uganda. mai,a causa di forti dolori alla schiena, gli è sempre più doloroso affrontare un viaggio di tre ore. Le persone anziane restano qui,sole. GELTRUDE, LAVICINATA Dall'altro lato della strada abita Geltrude.Tulle le mattine Joseph va avisitarla per avere sue notizie. Lo stesso fa al tramonto. Anch'essa è totalmente sola, ma per un'altra ragione. Era emigrata in questa zona insieme a suo marito in cerca di lavoro. La sua famiglia è a 300 km più a 14 ■ MC LUGLIO-AGOSTO 2006 ■■ ■■ ■■■■ ovest. Dopo la morte del marito, è remasta tutta sola e il suo vicino Joseph ha cominciato a occuparsi di lei. Dovrebbe avere un paio d'anni più di lui; ma, come capita spesso in Africa, nessuno sa dire con precisione la propria data di nascita. L'anno scorso,a causa di un uragano particolarmente violento, un grosso albero è caduto sulla capanne di Geltrude. È Joseph a raccontare l'accaduto: «Dopo quel rumore simile a un colpo di fulmine,sono uscito precipitosamente e che vedo? Il grande albero che era sul bordo della strada non c'era più.Mi faccio avanti e mi accorgo che è caduto sulla casa di Geltrude.Tutto spaventato, m'infilo tra i rami e arrivo fino alla sua capanna e vedo la donna uscire lentamente dalle rovine della sua casa,indenne,senza neppure un graffio. È un miracolo». Mi volto e vedo che ora Geltrude abita in una modesta casa; allora Joseph mi spiega che tutti i vicini si sono messi insieme per salvare ciò che si poteva ancora salvare dalle rovine della casa schiacciata e hanno ricostruito in tutta fretta un riparo, per colei che è considerata la più anziana del villaggio. Padre Leo cerca di comunicare con GE!ltrude; ma essa è diventata talmente sorda da rendere impossibile una conversazione. La salutiamo,ammirando il bel sorriso che addolcisce quel viso profondamente segnato da una storia così lunga e ~a::..:=!IDl~..i.;...~ L11L11~LJ1~; tanto drammatica. ■
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