Missioni Consolata - Maggio 2006

- ■ IL DRAMMA PEDOFILIA ■■ ■■■ ■ ■■ Il costo dell'abbonamento mensile èdi 1 O dollari, l'abbonamento, all'atto della denuncia, era già stato accordato a3.550 utenti,con un incremento nell'ultimo mese dell'88% degli utenti. Il guadagno in un solo mese era di 33.550 euro (65 milioni delle vecchie lire,che moltiplicati per 12 mesi equivalgono acirca 800 milioni). Equesto per un solo portale,definibile di "pedo-businnes': Concretamente ciò evidenzia che la pedocriminalità, negli ultimi anni, si èstrategicamente strutturata con diramazioni che potremmo così sintetizzare: al primo livello c'è una sorta di "cupola pedocriminale"che organizza, decide, investe per il procacciamento di bambini; al secondo,c'è invece una rete"intra ed extra familiare" (pedofilia artigianale) per la produzione e vendita al migliore offerente del materiale privato. In questo vasto contesto, esistono i "pedo-free" (i liberi procacciatori di materiale da offrire ai pedofili online) e per finire il "pedo-businnes" (piccole organizzazioni criminali composte da 3-1 O persone) che sfruttano, producono e vendono prodotto». Pedo-business,pedo-free, pedofilia artigianale:padre, è proprio un incredibile catalogo del/'orrore... «Che debbo dirvi... Alla vasta comunità pedofila (criminale) appartengono una varietà di soggetti per preferenza di bambini (età,contesto sociale e razza) ealtri per scelte o orientamenti di perversione: pseudo normali; benpensanti; acculturati e snob;amanti estatici;cultori bellezza infantile;amanti biancheria intima di bambini; amanti orge tra bambini; amanti della pornografia su bambini disabili;amanti dei piedi e gambe dei bambini; foto neonati efeticisti;sadici; necrofili... Ma ci sono anche gli stupidi occasionali (la maggior parte degli indagati online) che alimentano un mercato trasversale ecriminale a danno dei bambini». Utenti ignobili, mapur sempre utepti. Come arrivare a chi tira le fila del business? 58 ■ MC MAGGIO 2006 «È arrivato il momento di investire in risorse e uomini affinché si risalga alla fonte owero rintracciare i"produttori;gli "smistatori';gli "schiavisti"a livello transnazionale. Una visione generale consentirebbe di seguire le tracce del denaro,e quindi verosimilmente i dirigenti, la "cupola"di questo"mercato';che non è solo nel mondo virtuale. Pedopornografi che non sono pedofili, esfrut1 tatori che lucrano con i clienti che cercano"merce e carne bambina"». Sembra incredibile, ma esistono anche organizzazionidipedofilia•.. «culturale». Che sono? «La pedofilia culturale è invece il tentativo di singole e"congreghe" (meglio definirle lobby) che proponi gono la normalizzazione del fenomeno dichiarando la liceità della pedofilia come orientamento, stato, categoria della scelta individuale,consapevole e determinata di un uomo o donna. I pedofili si presentano come"amici e benefattori dei bambini';dato che, • - e secondo le loro convinzioni, i bambini consensualmente desiderano vivere relazioni affettive e sessuali con i "boylover"(gli amanti dei bambini). Una crescita, negli ultimi 1 O anni che ha raggiunto una presenza massiccia edi potere di opinione che mette in difficoltà la più acuta delle menti razionali eanche del buon senso». Insomma, lapedofilia culturale, pur poco conosciutadall'opinionepub1 blica, è subdola emoltopericol(!sa. Lei ritiene che ipedofili che ne sostengono i contenutisiano diventati, nel corso degli ultimianni, semprepiùabiliaproporre la relazione adulto-minore adun bambino?Potrebbe fare qualche esempio? «La lobby pedofila culturale ha adottato la strategia della"promozione dei loro diritti edella loro naturale tendenza di attrazione e affettiva e sessuale nei confronti dei bambini" come l'ultimo tassello della rivoluzione sessuale, come l'ultimo tabù da sconfiggere:"perché i bambini hanno il diritto avivere la propria sessualità

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