- ■ LE RELIGIONI ■ ■■■ ■■■■ Male,come dei traditori della patria. Ma io non sono più iscritta alla comunità già da tempo. t praticante? No. Dal '98 sono fuori dalla comuRABBINI: IN NOME DELLA TORAH Il premio per la pace 2CXJ6 della Fondazione Niwano, prestigioso riconosciment.o net.o come il «Nobel delle religioni» è st.atn assegnatn all'associazione Rabbis for Human Ri-- ghts (rabbini per i diritti umani). Provenienti da scuole e denominazioni diverse, 130rabbini israeliani alzano la voce per difendere i diritti dei palestinesi e, per quest.o, sono disposti anche a finire davanti a un tribunale. Otre al fatto di rappresentare una voce controcof'TE!nt.e, significativa è la motivazione del loro agire: lo fanno in nome della Torah. Essi sono accomunati dalla convinzione che il comandament.o biblico «Tu avrai cura dello straniero che abita in mezzo a te» debba valere anche nel rapport.o con i palestinesi. E in nome della fedeltà alla tradizione ebraica promuovono campagne molto concrete per la difesa di alcuni diritti element.ari. Vigilano contro i soprusi ai check-point, vanno a raccogliere le olive nei campi in cui ai proprietari palestinesi è proibito entrare perché troppo vicini agli insediamerti israemi, offrono assist.enza legale a chi si è visto negare ingiustament.e permessi. Il premio Niwano aniva dopo che l'associazione israeliana è balzata all'attenzione delle cronache sopratrutto per le sue battagtie (perse) contro la demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme Est. Ha fatto scalpore il gesto del direttore di Rabbis for Human Rights, il rabbino Arik Ascherman, che nell'aprile 2003 ha compiut.o un att.o di resistenza passiva davanti ai bulldozer mandati dalla municipalit.à; gesto che gli ha procurat.o una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale sfociat.a in un processo, celabrat.o con un discreto clamore all'inizio del 2CXJ5. «Sotto quelle macerie - ha scritto Ascherman nel suo resocont.o della demolizione - c'è rimasta la mia kifr pah e penso che quest.o significhi qualcosa. Forse è un simbolo che i valori ebraici in cui ho sempre credut.o sono stati calpestati e sepolti. Ma forse significa anche l'oppost.o. Forse è un simbolo del fatto che lì c'erano degli ebrei che si sono schierati contro l'ingiustizia nel nome della Torah». a. a. nità. Frequento quella di Agàpe, nelle valli pinerolesi,in provincia di Torino. Ho studiato per sette anni nella scuola ebraica e ho capito che quello che mi avevano raccontato non corrisponde al vero. Dunque, mi sono sentita presa in giro. Il suo legame con l'ebraismo è culturale soltanto? li legame è obbligatorio nel momento in cui ci si vuole dissociare dalle politiche israeliane.Si dice che quello è lo stato degli ebrei e così a me tocca prendere le distanze e dire: «Scusate, ma mi avete chiesto in cosa mi riconosco?». Il problema n.1 è questa identificazione tra l'ebraismo e lo stato israeliano. li problema n.2 è che chi condanna le pratiche israeliane contro la popolazione palestinese è accusato di essere antisemita. Dunque spetta a noi ebrei parlare,opporci aqueste politiche. Si tratta di una strumentalizzazione, perché il rispetto dell'ebraismo, come religione e cultura, non comportaautomaticamente l'accettazione delle scelte dello stato israeliano. Ultimamente i due aspetti vengono associati... Infatti. Perché, in realtà, la storia di quel luogo è molto semplice:il gruppo A ha deciso di espellere il gruppo Bdal paese dove abitava per viverci lui. È accaduto nel 1947-48, nel 1967 e sta accadendo oggi. Però i sionisti nascondono l'evidenza dei fatti e della storia, prendendo come scusa e giustificazione la necessità dell'esistenza dello Stato degli ebrei. Su questo discorso non c'è unanimità in Ejjp, ma ciò su cui siamo tutti d'accordo è che Israele deve ritirarsi dai confini del 1967.Certamente, la maggior parte del Comitato esecutivo è anti-sionista. Qualcuno di voi è contrario all'esistenza dello Stato di Israele? È contrario al sionismo,cioè a uno stato costituito su base religiosa, in cui gli appartenenti all'ebraismo abbiano più diritti degli altri. Quale sarebbe, allora, la soluzione migliore? Ci sono alcuni che sono favorevoli allo stato binazionale, equesta è una posizione rispettata;altri sostengono che debbano scegliere gli abitanti il tipo di stato da creare, basato però sull'idea del «un uomo, un voto». Poi c'è l'opzione «due popoli edue stati». Una di queste soluzioni deve essere accolta:adesso la situazione è di apartheid,e non può essere condivisa. Così non è democratico. La storia dei due popoli non è in contrasto: sono entrambe religioni abramitiche, con un lungo passato in comune... Mi sono laureata in Lettere aottobre e la mia tesi aveva come argomento il giudeo-cristianesimo in Transgiordania e Siria:gli ebrei che arrivano lì sono cugini dei palestinesi che buttano fuori ora.Tito, nel 70 d.C., non li aveva espulsi tutti: aveva ·-----------------------------------------------------------------------------------------------· 46 ■ MC MAGGIO 2006
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=