Missioni Consolata - Maggio 2006

- ■ UNIONE EUROPEA-AFRICA ■ ■■ ■ ■■ ■■ -tati, ma anche strumenti e metodi che permettano d'interpretare e capire la realtà vissuta di persona e vista dalla parte degli esclusi. Al tempo stesso è cruciale che siano comunicate certe informazioni basilari,specialmente sugli squilibri che affliggono il nostro mondo nel campo dell'economia, politica, rapporti sociali, relazioni tra uomini e donne e con l'ambiente.Questo non viene ancora fatto. Corsi specifici su tali problemi possono essere necessari per completare e concretizzare i normali programmi dei corsi di teologia, spiritualità e pastorale. Inoltre i candidati, fin dalla formazione di base,dovrebbero essere incoraggiati a fare delle ricerche personali su problemi specifici, per esempio:valutare un determinato programma di aiuto, trattamento dei rifugiati in una certa area, soluzione di un conflitto, ecc. La conoscenza intellettuale del mondo non basta. Come cristiani dobbiamo avere una comprensione che unisce cuore e mente, spirito e intelletto. AGIRE PER CAMBIARE IN SOLIDARIETÀ CON I POVERI Come servi del vangelo di Cristo, la nostra missione non è solo di capire il mondo, ma anche di cambiarlo, trasformarlo alla luce e in accordo con le esigenze dell'awento del regno di Dio. La fede nel Risorto ci induce in una profetica scontentezza per come stanno le cose e in vista dell'awenire promesso al mondo. La collaborazione tra Europa eAfrica fa parte dell'impegno missionario per lo sviluppo dei paesi più poveri del mondo. Per ciò la formazione alla giustizia include l'iniziazione a tecniche e pratiche necessarie per diventare attori effettivi del cambiamento sociale. Nel passato si dava molta attenzione, nei programmi formativi,alla conoscenza e alle tecniche necessarie per i ministeri spirituali e pastorali. C'è ugualmente bisogno di formazione per diventare attori efficaci in campo socio-economico; cioè attori capaci di motivare le persone,aiutarle a far valere le proprie ragioni, lavorare con loro in programmi di azione scelti dalla gente. DIFESA DEI DIRITTI UMANI L'«advocacy» (patrocinio) è una delle strategie più importante per promuovere la giustizia nei paesi in via di sviluppo. Le decisioni prese nell'emisfero nord hanno un impatto enorme e durevole sulla vita di milioni di persone dell'emisfero sud. È imperativo che la loro voce sia udita nel processo decisionale. Le congregazioni religiose non debbono eludere questa sfida,di patrocinare e farsi voce di chi non ha voce. È chiaro che tale patrocinio (advocacy) è una strategia che richiede la più grande cooperazione possibile tra i religiosi e i gruppi laicali che hanno come comune ideale la creazione di un mondo più giusto. t: Africa Faith andJustice Network (Afjn) e l'Africa-Europe Faith andJusticeNetwork (Aefjn) sono state istituite specificamente per questo tipo di azione comune. C'è un proverbio dello Zimbabwe che dice: «Quando le tele di ragni si uniscono, possono imprigionare un elefante». li «vangelo della speranza», che siamo chiamati a proclamare con parole e opere,c'interpella e ci dà la forza d'imprigionare l'elefante delle strutture economiche ingiuste, in modo che il regno di Dio, che è giustizia, pace e amore, diventi una realtà per tutte le sue creature. ■ • Padre Michoel McCabe, teologo i~andese, della Società delle missioni africane (Sma)1 è attualmente direttore dell' Aeijn econsigliere generale del suo istituto. l---------------------------------------------------------------------------------------------- 11 ■ MC MAGGIO 2006

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