Missioni Consolata - Maggio 2006

■ UNIONE EUROPEA-AFRICA ■ ■■ ■■ ■■■ li parlamento di Strasburgo, dove si tengono le sedute principali dell'Unione europea. missione cristiana delle origini,soprattutto come la comprendeva san Paolo, era ispirata e diretta dalla speranza di una nuova creazione. Nella visione di Paolo missione e speranza erano intimamente legate: la missione spiana la strada e prepara l'umanità per la tappa finale del regno di Dio, quando non solo l'umanità, ma tutta la creazione sarà liberata e trasformata sul modello della risurrezione di Cristo. Per Paolo, missione significa annunciare la signoria di Cristo su ogni realtà e invitare i popoli a rispondervi. Ciò significa proclamare una nuova situazione,che Dio ha iniziato con Cristo; una situazione che interessa tutte le nazioni e tutta la creazione e che culmina nella celebrazione della gloria finale di Dio. Ma la predicazione in sé non basta. La vittoria finale del regno di Dio non giustifica la passività. La missione chiede e sostiene una partecipazione attiva al piano di Dio per la liberazione dell'umanità qui e ora. Nella teologia paolina della missione troviamo il fondamento per una protesta coraggiosa contro le strutture oppressive del peccato e della morte e per un impegno totale nella promozione della giustizia, pace e integrità del creato.Alla luce della venuta gloriosa del regno di Dio, i cristiani sono chiamati a sfidare le strutture oppressive e rendere visibili i segni del nuovo mondo di Dio. DEFINIZIONI EATTITUDINI Abbiamo tante definizioni della missione. Quelle che più mi piacciono, in linea con l'insegnamento di Paolo, sono le seguenti: la missione è «trasformazione del mondo in regno di Dio» (Sean Healy);«proclamazione gioiosa e universale della risurrezione di Cristo»; «effusione del divino Spirito di vita e d'amore dal Signore Risorto in tutti gli esseri umani e nell'intero cosmo»;«cooperazione illimitata tra Dio e gli esseri umani nel modellare continuamente un mondo libero da ogni tipo di LA MISSIONE NELLA STANZA DEI BOffONI Nel 1988, 40 istituti missionari operanti in Africa, lanciarono la Rete fede e giustizia Africa-Europa (Mrica-Europe Faith and Justice Network, Aefjn), per agire sulle politiche europee riguardanti l'Africa, sull'esempio dell'Africa Faith andJustice Network (Afjn), fondata a Washington nel 1983. Oggi l'Aefjn è una rete di 43 congregazioni religiose missionarie maschili e femminili, con migliaia di maglie, che sono i missionari e missionarie operanti in Africa e gruppi nazionali nei paesi dell'Ue, un segretariato con sede a Bruxelles, che raccoglie e propaga informazioni sui problemi di giustizia in Africa e sulla politica europea che tocca questo continente. Per promuovere relazioni economiche più giuste e solidali tra l'Europa e l'Africa, la Rete usa i seguenti mezzi d'azione: - informare, sensibilizzare e mobilitare i membri delle congregazioni religiose e l'opinione pubblica sui problemi e relazioni tra Europa e Africa; - fornire ai deputati al Parlamento europeo e ai governanti dei paesi dell'Ue informazioni sulle problematiche sociali, economiche e politiche, perché ne tengano conto nelle scelte che riguardano i paesi dell'Africa; - agire attraverso azioni di pressione (lobbying) e di patrocinio (advocacy) presso i responsabili politici ed economici, per influenzare le loro decisioni e renderle più favorevoli alle popolazioni africane. Per maggiori informazioni consultare il sito internet: www.aefjn.org 16 ■ MC MAGGIO 2006 peccato e schiavitù e nel ricrearlo senza sosta, fino alla pienezza d'amore e vita voluta da Dio». Da tali definizioni derivano attitudini specifiche. Prima di tutto occorre testimoniare con la vita più che con le parole.«La rosa non ha bisogno di predicare. Effonde semplicemente il suo profumo. La fragranza è il suo sermone» (Gandhi). Epoi,ascoltare prima di parlare;operare con la gente, anziché per la gente; imparare prima d'insegnare; non avere tutte le risposte; essere attenti alla voce dello Spirito che ci parla negli altri e attraverso gli altri; scoprire Cristo nell'altro e convertirsi all'altro;avere il coraggio di essere u- ' mili; soffrire con gioia; agire con speranza in mezzo alla disperazione... La conseguenza owia della missione così intesa è che l'impegno per la giustizia, non è semplicemente un'area o una dimensione della missione della chiesa, ma il cuore di ogni missione e servizio svolto in nome di Cristo e del vangelo. Se la sollecitudine e l'impegno attivo per un mondo più giusto, pacifico e sano non è al centro delle varie attività apostoliche, non può esserci una vera testimonianza e proclamazione del vangelo integrale di Cristo. L'impegno per creare un mondo più giusto, pacifico e sano è una dimensione essenziale e integrale della testimonianza della chiesa aCristo e al regno di Dio nel mondo d'oggi. Forse questa è la sfida più impegnativa per le congregazioni religiose. In tale impegno ci sono tre dimensioni fondamentali e interdipenden-

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