Missioni Consolata - Maggio 2006

- ■ COSTA D'AVORIO Nostra Signora del mare, patrona della parrocchia di Grand Béréby. sono costituite in grande maggioranza da immigrati,originari del Burkina Faso, Ghana,Togo, venuti a cercare fortuna ai tempi d'oro della Costa d'Avorio e costretti a lavorare per il paese ospitante,ed ora divenuti capro espiatorio di tutti i mali e malessere del paese. Le ritorsioni arbitrarie, le costrizioni, i rubalizi contro di loro sono tristemente noti alla società avoriana. In questa situazione è difficile evangelizzare, annunciare la buona novella, costruire comunità cristiane.Anche la chiesa ufficiale è divisa e non offre orientamenti per un cammino di riconciliazione nazionale e per una crescita nel rispetto dei diritti di tutti. Non essendoci una lingua unica nazionale, oltre al francese, che non è capito né parlato da tutti, il lavoro resta ancora più difficile e frammentario. La situazione per il momento non presenta grandi possibilità di soluzione o di miglioramento,si parBambini dell'asilo di Sago, con una suora della Congregazione di santa Gemma Galgani. 12 ■ MC MAGGIO 2006 ■■ ■■ ■■■■ Sopra: a sinistra, chiesa e fedeli di GrandZatry, ultima missione affidata ai missionari della Consolata; a destra, la chiesa della missione di Morando/a. Accanto, costruzione del campanile a Dianra. la di arrivare alle elezioni per il prossimo mese di ottobre, ma sembra che quasi nessuno ci creda veramente. La pace è dunque solo una parentesi nella storia umana? La Costa d'Avorio come tutta l'Africa è destinata «eternamente» a soffrire? Dal 1960, anno simbolo dell'indipendenza di molte nazioni africane, questo continente ha conosciuto più di 200 colpi

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