Missioni Consolata - Aprile 2006

ONIGO (ITALIA) FARE IL BENE SENZA RUMORE N el giorno dedicato alla Madonna del rosario, il 2 ottobre 2005, la parrocchia di Onigo ha vissuto un momento particolarmente intenso di vita comunitaria, ricordando gli anniversari di matrimonio e consacrazioni a Dio per il servizio dei fratelli. In questo contesto ha avuto speciale risalto il so· anniversario dell'impegno assunto da fratel Giovanni Comaron di dedicarsi alla vita missionaria. Ricordo avvenuto in ritardo rispetto alla data in cui ha emesso la sua professione religiosa, il 2 ottobre 1954, perché lo scorso anno si trovava in Kenya. Particolare non casuale. Dice come sono stati questi 50 anni: tutti impegnati come missionario della Consolata in Africa. Fratel Giovanni, dopo la sua consacrazione religiosa per la missione, è partito quasi subito per il Kenya, passando per varie missioni, dovunque fosse necessario il suo aiuto, spesso in posti non facili, disagiati e pericolosi. Non vi è stato per il breve periodo di una vacanza estiva, ma una vita. Missionario della Consolata a tutti gli effetti, non è sacerdote; non è mai salito all'altare, ne in cattedra per insegnare, ma ha costruito chiese, cattedrali, scuole e collegi per la formazione scolastica dei giovani e l'apprendimento di una professione, e anche strade, pozzi, acquedotti necessari per una vita più dignitosa. Ha fatto missione con il lavoro, mezzo indispensabile non solamente per provvedere alle necessità delle persone e delle varie attività, ma per educare a migliorare le condizioni di vita e costruire un futuro migliore. Questo è parte integrante dell'attività missionaria, che ha come scopo prioritario di annunciare il vangelo, far conoscere Gesù Cristo, ma avendo ben presente che egli è venuto nel mondo perché vi sia più vita e più gioia. L o insegna ancora il fondatore dei missionari della Consolata, il beato Giuseppe Allamano, per il quale la religione non deve limitarsi a promettere una felicità nell'altra vita, ma deve rendere più felici quaggiù. Gesù stesso lo ha mostrato con l'attenzione ai malati, agli emarginati, a tutti coloro che incontrava ingolfati in qualche necessità. Il fratello missionario mette in evidenza questa dimensione promozionale del vangelo specialmente dove le carenze sono maggiori. Si mette a servizio degli altri, riempiendo le sue giornate di lavoro, di preghiera, e di silenzio: parla poco e fa molto. Ma vi è anche un altro apporto prezioso del fratello missionario, che oggi viene ritenuto particolarmente necessario anche nei nostri paesi, nei quali persone in numero sempre maggiore non sono cristial"!e e hanno dimenticato di esserlo. E la testimonianza della propria condotta, la parola buona detta quasi occasionalmente nelle occupazioni ordinarie di ogni giorno, il contatto personale durante il lavoro. Da fratel Giovanni molti giovani hanno imparato a preparare il proprio avvenire, altri hanno voluto essere cristiani come lui. Questo generalmente non fa notizia, ma il regno di Dio, l'amore e la fraternità si costruiscono con piccole cose e piccoli gesti, senza far rumore. Per questo i suoi parrocchiani hanno voluto ricordare e festeggiare fratel Giovanni, ravvivando la loro volontà di essere sempre attenti ai più bisognosi, ai problemi e alle necessità del territorio e del mondo. Per questo gli hanno detto «grazie». E chi ha i capelli bianchi (o non li ha più) forse ricorda che questo è stato pure l'esempio dato dai suoi genitori. Una tradizione di cristianesimo vissuto che continua e deve continuare. l l ' l l l l l ' l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l ' l l ' l l ' l l ' l l l l l ' l l ' l l ' l l ' l l l l ' ' l ' ' ' l ' l l ' Gottardo Pasqualetti : ' . ~ -----------------------------------------------~ ' ADERISCO ALLA CAMPAGNA DELLA FESMI : «PIÙ NOTIZIE, MENO GOSSIP» : FIRMA............................................... Ho visto il servizio sul canale .................. alle ore ............ del giorno (data) ................. . riguardante (nome del paese o problema) ................................ . Questa la mia valutazione: ottimo O buono O sufficiente O scarso O Ritagliare/fotocopiare e spedire a : Rivista Missioni Consolata- Corso Ferrucci 14 - 10138TORINO Oppure compilare e spedire la scheda fornita dal sito internet: www.missioniconsolataonlus.it. MC APRILE 2006 • 73 l l ' ' l

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=