Missioni Consolata - Aprile 2006

MISSIONI CONSOLATA peggio del peggio la diminuzione dell'orario aparità di paga. Tutti retaggi di stampo comunista non assimilabili da un sistema economico moderno e competitivo, dil cevano. Finito in soffitta il lavoratore, in Europa è assurta la figura del consumatore, owero colui che spende il proprio denaro, sempre più spesso facendo ricorso ai debiti, per riempirsi la vita di cose di per sé inutili (come dice il famoso pubblicitario Frederic Beigebeder «chi è felice non consuma») ma che una potente campagna di marketing ci fa vedere come indispensabili. Il consumo senza produzione è il meccanismo diabolico che sta tenendo in piedi le obese economie occidentali di servizio e finanziarie, totalmente drogate. Un esempio: tutti i telefonini che avete in casa, il primo, il secondo, il terzo, le macchine fotografiche, i dvd, i televisori etc. etc. sono prodotti in Cina. Nessuno di quei pezzi di plastica emicrochip è prodotto da italiani. La parola magica per questo processo è stata competitività: owero il lavoratore dipendente italiano, fran1 cese, tedesco, ... è entrato in diretta competizione con il cinese che vive nelle condizioni di cui sopra. Non così i proprietari dei mezzi di produzione che hanno invece approfittato delle occasioni date dalla libera circolazione dei capitali: il capitale trova sempre la migliore allocazione possibile, dopo tutto è il suo mestiere. È evidente che solo il ricorso al debito può sostenere i consumi in questa situazione e infatti paesi come l'Italia navigano avista in un mare di stagnazione economica. Grande impulso aqueste dinamiche economiche, viste come la panacea di ogni problema, è stato dato dai governi degli anni Novanta partendo dagli Usa (Ciinton), passando dalla Francia (DeVillepein), Italia (Prodi, D'Aiema, Amato),Germania (Schroeder), Inghilterra (Biair) ... Tale politica ha trovato sponda negli imprenditori, giustamente ansiosi di aumentare il saggio di profitto ma 1111 111111 1111 soprattutto dai sindacati che da sempre lottano per difendere i lavoratori... Al tempo, fine anni Novanta, andava di moda dire che «se il mare del capitale si fosse alzato, tutte le barche sarebbero cresciute». Ma la storia talvolta compie capriole.Chi avrebbe mai pensato che un ministro iperliberista dell'economia come GiulioTremonti definisse «deliranti» le politiche economiche di Wto,Fmi,World Bank,degli anni Novanta mentre il cosiddetto popolo noglobal si trovasse ad aver ottenuto inaspettatamente quello per cui protestavano agran voce: la riduzione della povertà nei cosiddetti paesi i via di sviluppo. Il mondo vive quindi un periodo caratterizzato da una potente «redistribuzione»della ricchezza.Gli italiani, i francesi, e gli altri stanno un pizzico meno bene, mentre sempre più asiatici smettono di coltivare riso e inurbandosi migliorano le loro condizioni di vita.Molti sono usati come schiavi, altri si emancipano: ubimajor minorcessat nel2006? Il problema, che nessuno vuole guardare perché semplicemente non risolvibile, è che per sostenere il ritmo di crescita cinese siamo di fronte ad un vigoroso affondo contro l'ecosistema planetario, visto solo come capitale naturale con cui alimentare la crescita materiale. La Cina urbana è un incubo che 1 dovrebbe far tremare i polsi ai governi mondiali che invece se ne rallegrano.Lo stile di vita all'americana è un'ossessione che pervade ormai la vita di centinaia di milioni di cinesi che vivono per poter avere la stessa vita di uno statunitense o europeo. È bene sottolineare che questo desiderio è sacrosanto, ma diventa un pericolo in funzione della finitezza delle risorse naturali (chi sostiene che il concetto di risorsa non esiste perché è l'ingegno umano acreare le risorse attraverso le tecnologie si scontra inesorabilmente con il primo e secondo principio della termodinamica che, ahinoi, lasciano poco spazio a bislacche fantasie di moti perpetui o energie infinite) Quante foreste bisognerà abbattere, quanto pesce pescare, petrolio e carbone bruciare, etc per soddisfare un paese di l ,3 miliardi di persone che cresce al ritmo del l 0% annuo? Edato che l'economia è una coperta corta (se tiri da una parte si scopre l'altra) le potenze occidentali saranno veramente disposte acedere le residue risorse strategiche ai cinesi vogliosi di vivere nel benessere materiale, lo stesso nel quale hanno sguazzato per sessant'anni statunitensi, francesi, tedeschi, italiani etc? Qualsiasi cosa accada esistono dei Poveracci a pochi passi dalla zona più chic (il «Bund») di Shanghai. feedback negativi che investiranno il pianeta. Eppure quello che è un vero disastro per tutti è vissuto come una conquista, come una possibilità di crescita.Un'illusione tipica delle società che collassano, le prove lasciate dagli abitanti dell'isola di Pasqua, dai Maya o dagli abitanti della Groenlandia ne sono un esempio. La locomotiva Cina ci sta portando tutti su una montagna russa altissima e noi siamo o sull'apice o all'inizio della discesa.Auguri. • ARClllVIO Le precedenti puntate di questo reportage dalla nuova Cina sono state pubblicate a dicembre 2005 e gennaio 2006. Gli articoli sono reperibili sul nostro sito internet: www.missioniconsolataonlus.it MC APRILE 2006 • 57

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