«A IMMAGINE DI DIO LO CREÒ» (Genl,27) «EGLI È L'IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE» (Col l ,15) Il mese scorso abbiamo stabilito i termini e il loro significato di base. Ora diventa più agevole approfondirne il senso nascosto, oltre il testo, per addentrarci nel mistero della coppia. In questa esplorazione applichiamo la ghematrìa o scienza che esplora il significato dei numeri corrispondenti alle lettere dell'alfabeto ebraico, secondo l'uso comune alla tradizione giudaica e ai padri della chiesa dei primi secoli. Intorno al Xli sec. d.C., chiusa da secoli la fase di raccolta della tradizione orale (Mishnàh e Talmud), nell'ebraismo si sviluppa un genere letterario detto Qabalàh o Càbala (in ebraico significa tradizione/ ricezione/ accoglienza), che rappresenta il vertice della conoscenza: è la mistica, la sintesi della Mishnàh e del Talmud; l'ultimo gradino della perfezione, riservato agli iniziati introdotti al segreto (sod) della conoscenza per acquistare il dono/ ricezione della luce. L: opera letteraria, il codice della Qabalàh è il Sefer ha-zohar o solo Zohar (Libro dello splendore), a cui si rifanno i successivi movimenti mistici ebraici fino a oggi. La Qabalàh può riportare tradizioni antiche, che bisogna individuare di volta , in volta sui singoli testi. : Il criterio esegetico prediletto dalla Qabalàh è la ghematrìa : o scienza dei numeri: a ogni consonante (l'ebraico ha solo : consonanti, le vocali sono secondarie) corrisponde un : numero, per cui le composizioni che si possono ricavare con i i relativi significati sono infiniti. il processo è comple~~o enoi : ci limitiamo ad alcune applicazioni. : Zakàr/ pungente/ maschio in ebraico si scrive zkr e ha un 1 valore numerico di 22; neqebàhlperforata/ femmina si scrive 1 nqbh e ha un valore di 157. secondo lo schema seguente: l l l l • • l • • l l • : TABELLA 1 Z-K-R (zakàr) N-Q-B-H (neqebàh) Zain kaf resh nun qof beth he Z+ K+ R N+Q+ B+ H 7+ 20+ 200 50+ 100+ 2+ 5 227 157 Differenza: 227 - 157 = 70 La differenza tra maschio e femmina è 70 (227-157=70): è lo stesso numero che si ottiene sommando le consonanti dell'espressione ebraica Adam weChavàh/ Adamed Eva: TABELLA 2 '-0-M-W-CH-W-H (Adam weChavàh/Adam ed Eva) aleph '+ daleth mem waw cheth D+ M+ W+ CH+ l+ 4+ 40+ 6+ 8+ Totale: 70 ( = 227 - 157) waw W+ 6+ h e H 5 All'epoca della bibbia, intorno al sec. x a.C., si calcolava che la terra fosse abitata da 70 popoli, per cui l'espressione Adam weChavàh/ Adam ed Eva comprende la totalità del genere 50 • MC APRILE 2006 umano, un modo per dire che tutti i popoli hanno una sola origine: nella prima coppia creata da Dio. Anche la qabalàh si basa sul n. 70, perché corrisponde alla parola ebraica sod (60+6+4- 70), che significa •segreto» della conoscenza e della mistica. Il «segreto» della coppia umana è nella loro differenza; dall'altra parte il suo mistero è nella totalità della sua umanità: l'unione tra maschio e femmina è il segno dell'unità del genere umano (70 = tutti i popoli della terra). P rima di creare la coppia umana, Dio crea l'ambiente, il cielo e la terra; e prima ancora crea la luce, come orizzonte del creato e dimensione della coppia: in ebraico luce si dice «'or» e ha un valore numerico pari a 207: TABELLA 3 'WR ('or/luce) aleph waw resh '+ W+ R l + 6+ 200 = Totale: 207 L: espressione come la luce si dice ke- 'or e il suo valore è la somma della luce (=207) e della lettera k/come (=20) 227, cioè lo stesso numero di zakàrl maschio: TAJ~l..IA4 K-'WR (Ke-'or =come la luce) kaf aleph waw resh K+ '+ W+ R 20+ l+ 6+ 200 -Totale: 227 (207 + 20) L: ultima espressione come la ricezione della luce in ebraico si dice ke-qabalàh e corrisponde al numero 157 cioè lo stesso numero della neqebàh/femmina: TABELLA 5 K-QBLH (Ké- qabalàh- come la ricezione della luce) kaf qof beth lamed he K+ Q+ B+ L+ H 20+ 100+ 2+ 30+ 5 Totale: 157 (=137 + 20) Il valore della lettera ebraica K (kaf-20) si ritrova sia nel maschio, perché lo paragona alla luce che viene offerta (207 [luce] + 20=227 [maschio]), sia nella femmina, perché la paragona alla luce che viene ricevuta e accolta (157 [femmina] - 20=137). Il n. 137 è il valore di qabalàh!ricezione/ accoglienza: la femmina in quanto luce ricevuta e accolta è simbolo del mistero e della mistica, il vertice e la sintesi di tutta la tradizione scritta e orale, ovvero della qabalàh [ = 137]. All'alba della vita, Dio crea la luce prima del maschio e della femmina, per fare della loro unione il segreto della conoscenza. «Conoscere/ yadà'» nella bibbia è sinonimo di rap-
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