Missioni Consolata - Aprile 2006

DOSSIER Introduzione del cristianesimo in Etiopia <<ISOLA CRISTIANA IN UN OCEANO DI PAGANI>> Per 17 secoli il cristianesimo ha forgiato la storia dell'Etiopia, facendone l'unica nazione cristiana del continente africano. Esso è penetrato così profondamente nelle istituzioni familiari, sociali e politiche del paese, che i cristiani etiopi hanno resistito a pressioni e persecuzioni esterne ed interne, fino a quella scatenata per 17 anni (1974-1991) dalla dittatura marxista. L' inizio del cristianesimo in Etiopia risale alla prima metà del secolo rv, quando, come racconta lo scrittore Rufina di Aquileia (345-411) nella sua Historia ecclesiastica, fu convertito il regno di Aksum. La testimonianza fu raccolta dalla bocca di Edesio, uno dei protagonisti di tale conversione. La storia di Rufina fu ripresa e talvolta raccontata con diverse varianti, alcune delle quali hanno stravolto in modo significativo il racconto. Ma ascoltiamo l'originale. «Un certo Meropio di Tiro, filosofo, si recò in India per un viaggio d'istruzione, accompagnato da due suoi giovani parenti, Edesio e Frumenzio, che lui stesso istruiva nelle arti liberali. Sulla via del ritorno, la nave si fermò per fornirsi di acqua sulla costa africana del Mar Rosso, dove fu attaccata dalla gente del luogo in lotta contro l'impero dei romani. Tutto l'equipaggio e i passeggeri furono uccisi: si salvarono solo i due giovani, che furono catturati e offerti in dono al re degli etiopi. Impressionato dalla loro intelligenza, il re nominò Frumenzio suo segretario e tesoriere, Edesio suo coppiere. Al momento della sua morte, il re liberò i due giovani. Ma la regina, alla quale incombeva la reggenza in attesa della maggiore età del piccolo Ezanà, pregò Frumenzio di assisterla nel governo dello stato. Approfittando della sua elevata l re di Aksum Abrahà eAtsbhà con Abba Sa/ama esanti (chiesa di Aibà, Endertà). 34 • MC APRILE 2006 DI ALBERTO VASCON

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