Missioni Consolata - Marzo 2006

«I matti si dividono in due categorie:quelli che si credono di essere Napoleone e quelli che vogliono mettere a posto le ferrovie italiane... » (G.Andreotti).Dopo aver letto il dossier«Quella ferrovia s'ha da fare» (M.C. dic.2005), sono più convinto che la follia più grande sia l'indifferenza ai crimini che i fautori dei progetti per I treni ad alta velocità stanno compiendo in Italia e nel mondo. Un vecchio adagio recitava:«Chl va piano va sano eva lontano, chi va forte va incontro alla morte».Credo non sia male ricordarlo acoloro che,col pretesto del «dialogo»,«rispetto delle idee altrui», impossibilità per l'Italia «di restar fuori dall'Europa»,neganodi fatto il diritto all'incolumità, alla vita eaun lavoro dignitoso. Crea non poco turbamento sapere che tra questi falsi moderati ci sono anche alcuni grossi calibri dell'intellighentia cattolica... Luciano Montenigri - Fano Da anni, pur non essendo credente, leggo la vostra rivista e sono entusiasta per i contenuti coraggiosi e documentati che contiene. la vostra inchiesta sul Tav è la più precisa... che abbia letto su un giornale. li vostro servizio è un eccezionale contributo all'impegno di un'intera valle e non solo di essa. Ho partecipato amolte lotte,ma mai ho trovato solidarietà,comunionedi intenti edi individui come in questa.Credo che siamo veramente di fronte auna democrazia di base,unica e irripetibile, dove si confrontano esolidarizzano individui dalla storia edalle idee politiche più disparate, in una unità talvolta commovente. Grazie,il mondo ha bisogno di gente come voi. Anna Krznar - via e-mail Voglio complimentarmi con la vostra rivista per il modo approfondito eserio con cui avete realizzato l'analisi sulla questione della nuova linea Tav in Valle di Susa. Credo che lo smarcamento dall'appoggio che organi di informazione ecclesiali «ufficiali»sull'argomento hanno datoall'opera,sia un grande merìto:è in linea con la dottrina sociale della chiesa eapre gli occhi sui reali motivi che spingono politici,affaristi avolere l'opera atutti i costi... Grazie per la vostra chiarezza, intelligenza, dedizione e amore alla vostra missione ecclesiale. Silvano Barella - S. Ambrogio di Torino Da molti anni sono abbonato a MissioniConsolata e Famiglia Cristiana: pubblicazioni di ispirazione cristiana, per cui ometto i motivi (stima,sintonia d'intenti, ecc.) per i quali leggo queste riviste. dali con i popoli dell'America Latina», 11favorevoli auna politica di equità sociale nel rispetto degli ecosistemi», se si continua ad accettare dal mercato beni prodotti nel più totale dispregio dei diritti edoveri dell'uomo edelle leggi della natura? È sincera la condanna del neoliberismo edella sua arroganza, quando manca la determinazione a ribellarsi ai nuovi capricci e alla moda consumistica dell'ultima ora, quale èappunto la moda della soia? 2- Non era già abbastanza alta la febbre dell'oro e altri metalli più omeno ccpreziosi»? Non era abbastanza la foresta sacrificata per far posto al caffè, cacao, canna da zucchero, tabacco, banana, ananas? C'era proprio bisogno di sacrificarne altra per far diventare il Brasile primo produttore mondiale di un legume che, rispetto atanti altri, non èné più buono, né più sano, né più nutriente? 3 - Può la dietetica fare a pugni con l'etica? Il boom della soia (compresa quella geneticamente modificata) in Brasile e Argentina non èanche la conseguenza della superficialità, della frivolezza dei consumatori occidentali ecomunque convertiti allo stile di vita occidentale? A PROPOSITO DI TAV Ora, nel numero di dicembre di Missioni Consolata, pag.51, trovo un articolo che parla della linea ad alta velocità,che i cittadini della Val Susa sono determinati a impedire, perché inutile edannosa per la salute,l'ambiente,la viabilità. Su Famiglia Cristiana del 1° gennaio 2006, a pag. 84, invece, trovo un articolo dove si dice che quel lavoro è indispensabile e per niente dannoso. So quanto vale Famiglia Cristiana ecredo di sapere quanto può pesare la firma di Antonio Zichichi; ma so anche quanto vale larivista Missioni Consolata e come si distingue sempre per smascherare sotterfugi e imbrogli e come sia dalla parte della gente umile e semplice,e lo fa con documenti alla mano. Non pretendo risposte aquesta lettera;vogliosolo fare presente le mie perplessità;e poiché non si può restare neutrali (anche se non si è interessati direttamente), non so da quale parte stare. Carlo Duravia - Trevignano (TV) Ricevo ogni mese la vostra rivista econ stupore ho letto su quella di dicembre una serie di articoli tutti pesantemente critici sulla prevista costruzione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.Ho aspettato il numero successivo, sicuro che avreste dato spazio ai favorevoli o almenoai promotori di taleopera.Invecegli stessi supercritici hannocontinuato ascrivere articoli di fuoco e,quello che ritengo piùgrave, il vostro giornale non ha datoalcuna possibilità di interventoachi auspica la realizzazionedi tale opera (in Piemonte tutti gli amministratori pubblici e la quasi totalità dei cittadini). Mi meraviglio poi che una rivista di ispirazione religiosa si dimostri cosi manifestamente di parte•.. Spiace infine che una rivista «vecchia»di oltre un secolo si sia dimostrata, In questa occasione, cosl poco equilibrata, e - tradendo un principio del buon giornalismo - lontana dall'esporre in modo esaustivo gll elementi che possano permettere ai propri lettori di avere un parere motivato sull'argomento. Domenico laccarino - via e-mail Abbiamo ricevuto un solo contributo afavore del Tav, che riportiamo nella rubrica«BATTITORE LIBERO»a pag.64.Moltissime, invece sono le testimonianze e prove cont ro. Occupandoci di taleargomento,vogliamo solo stimolare i let- , tori aprendere coscienza del problema eagire secondo la propria responsabilità, in difesa dell 'uomo e salvaguardia del creato. Lo abbiamo fatto altre volte, e continuiamo a farlo,per es. nei riguard i del!'Amazzonia edegli indios che vi abitano. Non è una vergogna che aqueste persone importi così poco sapere che per produrre la «bistecca» di soia che trovano al ristorante oal supermercato, è stata rasa al suolo una foresta, èstato irrimediabilmente inquinato un lago, pregiudicato il futuro di una comunità indigena e tanti uomini, donne e bambini sono stati uccisi o ridotti in schiavitù? Non èuna vergogna consumare soia brasiliana e argentina, quando èarcinoto che delle famose proprietà ccipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti, antiossidanti ... » possedute dalla soia sono dotati anche altri legumi che crescono benissimo nei paesi del vecchio mondo epotrebbero essere prodotti in quantità molto maggiori (ceci, fagioli, lenticchie, piselli...), senza alcun bisogno di abbattere foreste pluviali, sradicare popolazioni indigene, prosciugare bacini naturali (o creare bacini artificiali che sommer• gono migliaia di chilometri quadrati di vegetazione), di costruire speciali vie dicomunicazione transcontinentale, di awalersi delle subdole tecniche dell'ingegneria genetica caldeggiate da Monsanto e C.? Stefania De Tigris Urbino MC MARZO 2006 ■ 9

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