Missioni Consolata - Febbraio 2006

AIDS EFARMACOLOGIA 1111 111111 111111 Si tratta di preparati di origine vegetale già usati da molto tempo per una varietà di altri problemi medici ed ora applicati anche alla nuova emergenza sanitaria dell'Aids. La maggior parte di questi rimedi sono nettamente meno costosi dei farmaci antiretrovirali e quindi più accessibili. Inoltre, la loro accettabilità è elevata, sia perché essi vengono proposti dai praticanti della medicina tradizionale, sia perché generalmente sono ben tollerati. L'efficacia antivirale, tuttavia, non è provata e, allo stato attuale delle conoscenze, il loro uso può, al massimo, alleviare qualche sintomo delle manifestazioni cliniche del virus. Tra le piante medicinali più usate ricordiamo la sutherlandia che contiene canavanina, una molecola dotata di qualche attività antiretrovirale, oltre al gaba, che svolge un'azione antidepressiva, e al pinitolo dotato di Medicina tradizionale in Etiopia. proprietà antidiabetiche. Altro rimedio tradizionale molto usato dalle popolazioni africane è la spirulina, un'alga marina ricca di vitamina B12, carotene, xantofille e fotopigmenti. l preparati a base di spirulina sarebbero in grado di inibire l'adesione del virus alla membrana delle cellule dell'ospite e la replicazione di alcuni virus, tra i quali l'Hiv-l e il virus influenzale tipo A e quello della parotite.lnoltre, sarebbe in grado di stimolare il sistema immunitario, aumentando il numero e l'attività dei macrofagi. 62 • MC FEBBRAIO 2006 l preparati a base di echinacea angustifolia inducono in vitro un marcato aumento dell'attività delle cellule natura/ killer (Nk) e incrementano la distruzione immunomediata dell'Hiv. Il viscum album, detto pure iscador, possiede attività immunostimolante e antiretrovirale. Un suo preparato standardizzato è in fase di sviluppo clinico come possibile prodotto farmaceutico. In associazione alla terapia farmacologica antiretrovirale favorisce la stabilizzazione delle condizioni cliniche dei pazienti Aids. l preparati di a/oevera,divenuti popolari anche nei paesi occidentali per le loro presunte attività antitumorali, hanno proprietà antibatteriche, antifungine e antinfiammatorie. Inoltre contengono acemannono, una sostanza accreditata per una qualche attività anti-Hiv. Gli estratti della plumeria rubra sono ricchi di composti fenolici e di tannini e sono comunemente impiegati dalle popolazioni africane nei casi di herpes zoster. l semi di papaia sono usati per la loro attività antiparassitaria nel trattamento delle patologie opportunistiche in corso di infezione da Hiv. Il mondo vegetale è da sempre una fonte inesauribile di principi medicamentosi che l'uomo nella sua evoluzione ha imparato a riconoscere e utilizzare per curare le malattie.Oggi, diverse strutture pubbliche (università, enti governativi) e private (industrie farmaceutiche, fondazioni) sono impegnate nell'esplorazione della biodiversità del mondo vegetale alla ricerca di nuovi e migliori farmaci anti-Hiv, possibilmente dotati di nuovi meccanismi d'azione. Diversi composti di origine vegetale finora isolati presentano le caratteristiche per essere considerati buoni candidati da sottoporre all'ulteriore sviluppo degli studi sperimentali come innovativi prodotti utilizzabili per via sistemica nella terapia e/o profilassi dell'infezione Hiv, per lo più in associazione con altri farmaci. Ma la strada è ancora molto lunga e difficile e richiede molte risorse economiche e molti anni di ricerche. Finora solo il 5-15% delle 250.000 piante conosciute sono state studiate sistematicamente alla ricerca di composti biologicamente attivi. Inoltre, eventuali farmaci anti-Hiv estratti dal mondo vegetale, devono essere scientificamente provati sotto il profilo tossicologico, farmacologico e clinico, per dimostrare di avere un rapporto rischio/beneficio accettabile. Infine, i prodotti naturali di origine vegetale presentano ulteriori difficoltà, rispetto a quelli di sintesi. Infatti, devono essere presenti in natura in quantità adeguate rispetto alle esigenze terapeutiche e la loro estrazione non dovrebbe arrecare danni irreparabili e irreversibili agli ecosistemi. Inoltre, il prodotto dovrebbe avere sempre la medesima composizione di qualità e quantità e le stesse proprietà nei vari lotti di produzione.Tali caratteristiche non sono facili da ottenere con prodotti estrattivi. ETNOFARMACOLOGIA Lo studio dei rimedi delle tradizioni popolari secondo i canoni della r moderna farmacologia, rappresenta un importante esempio metodologico e culturale capace di portare alla scoperta e sviluppo di nuovi farmaci, compresi quelli utili per l'infezione Hiv. Un esempio delle possibilità dell'etnofarmacologia applicata alla ricerca di nuovi principi attivi anti-Hiv è dato dagli studi fatti in autorevoli centri di ricerca del Sudafrica,Stati Uniti, Francia eVenezuela. L'esperienza di questi gruppi internazionali di ricercatori è interessante non solo sotto il profilo scientifico, ma anche in quello culturale e della ' collaborazione umanitaria.Sotto il

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