Missioni Consolata - Febbraio 2006

Il AIDS ED ECONOMIA Il Il Il Il Il" Il Il Il --------------------------------------------------------------------------------------------------------- migliari in media di un terzo (ma anche di due terzi o di tre quarti in Sud Africa); d) l'epidemia ha effetti deleteri nel lungo periodo in quanto i milioni di morti in età giovane eadulta portano ad un drammatico calo nella fertilità della popolazione e la scarsità della popolazione tarpa le possibilità di crescita economica nei paesi !addove la produttività del lavoro supera il consumo procapite; e) l'epidemia lascia dietro di sé milioni di bambini orfani di almeno ungenitore. Si stimano attualmente nella misura di 15 milioni, di cui 12 milioni nell'Africa subsahariana.Questi bambini o vengono seguiti da nonni o parenti, che li awiano al lavoro per poter permettere alla famiglia di soprawivere, o vengono abbandonati (leggerearticolodiTouadi).Gii uni e gli altri non avranno modo di andare o di continuare la scuola, di formarsi, di acquisire capitale umano attraverso un curriculum formativo o anche solo con l'acquisizione di conoscenze, di abilità, di esperienze che i genitori defunti avrebbero altrimenti potuto dare loro. L'epidemia distrugge il capitale umano dei defunti e non permette l'acquisizione di nuovo capitale umano da parte dei giovani orfani. DA 10.000 A 300 DOLLARI S'è detto della insufficiente copertura farmacologica anti Hiv (è più in generale anti malattie infettive). Eppure i dati scientifici mostrano come le nuove terapie contro l'Hiv -le cosiddette multiterapie antiretrovirali54 • MC FEBBRAIO 2006 Per i farmaci c'è un doppio pro- · blema: prezzi elevati ebrevetti. che si utilizzano nei paesi occidentali a partire dall996 abbiano nettamente aumentato le possibilità di soprawivenza dei malati. Nel Nord del mondo,con la multiterapia,la mortalità da Aids è diminuita del 75% e si ipotizza che una persona infetta, se curata precocemente, possa avere davanti a sé oltre 30 anni di vita (non si parla più di durata della «Soprawivenza»). Non c'è più la percezione che un malato di Aids abbia necessariamente una soprawivenza limitata. Al contrario, in Africa, il decesso avviene in media dopo 7-8 mesi. La risposta farmacologica dunque esiste, e qui si riapre allora la questione della disponibilità e dei costi dei farmaci. Le case farmaceutiche sono accusate di applicare prezzi troppo elevati e di realizzare, grazie alla situazione di monopolio in cui operano, profitti esorbitanti. È vero, i mercati dei farmaci hanno tuttora strutture concorrenziali alquanto limitate; basta vedere la differenza di prezzo di molti farmaci in due paesi economicamente e geograficamente vicini come l'Italia e la Francia. Inoltre, l'Ome è accusata di permettere la presenza di forme di monopolio nel settore farmaceutico con l'applicazione, anche aquesto, dell'accordo Trips (dell996),che regola il brevetto dei prodotti edei processi di fabbricazione, per impedire il commercio dei beni contraffatti, vietando la produzione da parte di / soggetti non titolari dei brevetti e vincolando importazione, uso evendita dei prodotti all'autorizzazione del titolare del brevetto. BREVETTO S], BREVETTO NO Il brevetto è l'istituto giuridico- di diritto interno e, con l'accordoTrips, di diritto internazionale- indispensabile affinché le imprese private facciano ricerca applicata: ~enza la possibilità di essere l'unico produttoreche il brevetto consente- non sarebbe possibile all'impresa privata sostenere i costi della ricerca (da l 00 a 1.000 milioni di dollari Usa per prodotto) poiché non avrebbe nessuna garanzia di poter recuperare i costi con i ricavi, se anche altri soggetti potessero vendere lo stesso prodot- , to. Gli elevati profitti che la posizione di monopolio permette di realizzare possono poi essere la fonte di autofinanziamento per ulteriori ricerche di nuovi prodotti e di nuovi processi. Il brevetto viene fatto valere e nei mercati dei prodotti farmaceutici dei paesi ricchi e in quelli dei paesi poveri e gli elevati utili derivano e dagli uni e dagli altri. Ma nei primi paesi, ci si può permettere di pagare i prezzi dei farmaci nei secondi no (la cura anti Hiv costava nel2000 circa l 0-12 mila dollari Usa, mentre il reddito procapite del Sud era fra 150 e 7.000). Se si vogliono abbassare ovunque i prezzi dei farmaci, un modo è quello di ridurre le posizioni di monopolio svincolate dai brevetti; l'altro è di abbassare i costi della ricerca privata attraverso lo sviluppo della ricerca pubblica o attraverso la contribuzione pubblica alla ricerca privata. La collettività non può avere farm(lci - così come altri beni- a prezzi bassi lasciando che siano le imprese private asostenere i costi di produzione (e della ricerca, quindi). Se si vogliono avere prezzi bassi, una parte çlei costi (quelli della ricerca, in primis) devono essere assunti dalla collettività; non invece si aboliscano i brevetti, che permettono il formarsi di prezzi alti, ma senza i quali la ricerca verrebl?e a scomparire se lasciata acarico delle imprese private. D'altra parte, vaccini, antivirali e antibiotici sono «beni pubblici», beni i cui benefici trascendono coloro che li usano direttamente e quindi richiedono l'impiego di risorse pubbliche.

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