Missioni Consolata - Febbraio 2006

MISSIONI CONSOLATA nidi taluni tratti culturali ereditati dalla tradizione. La disgregazione della famiglia L'epidemia dell'Aids ha rappresentato, negli ultimi decenni, un colpo al cuore della famiglia africana sia nella sua forma moderna di famiglia nucleare all'occidentale seppure nelle infinite variazioni locali; sia nella forma tradizionale di famiglia allargata (extended family) che, per secoli, ha costituito il pilastro dell'organizzazione sociale. In ambedue i casi, la parola che riassume la situazione è disgregazione. La famiglia nucleare è fortemente disgregata dalla scomparsa di uno dei due partner. Stiamo assistendo alla moltiplicazione di famiglie unipolari con o senza nuove ricomposizioni.ll matrimonio che era un patto tra famiglie diventa sempre più la fusione 1 di due destini individuali disperati. Dall'altro lato, si moltiplicano i casi di donne o uomini singoli con prole 1 incapaci, proprio perché affetti dal virus dell'Aids di trovare un partner che accetti la loro condizione. Le donne, soprattutto in città, sperimentano nuove ed inedite forme di solitudine, prima sconosciute dalla tradizione africana intrisa di spirito comunitario. La famiglia allargata s·i sta disgregando, anche qui soprattutto in città. A causa delle difficoltà economiche aggravate dai decessi per Aids, gli orfani, che per tradizione dovevano essere a carico della famiglia allargata, non sono più accolti. Questa solidarietà ancestrale non funziona più e, in assenza di un sistema di «welfare state», cresce l'esercito di vedove/vedovi e orfani senza legami sociali e senza protezione economica. Bambini senza famiglia 11 numero di orfani cresce di anno in anno: 11 milioni oggi che saranno 20 milioni nel201 O. Una vera e propria emergenza che ha fatto saltare tutti i parametri sociali e culturali, per non parlare dei bisogni immediati (insufficienza alimentare; carenza nell'accesso alle cure mediche; mancanza di vestiario; rette scolastiche esose; àssenza di guida parentale).ll futuro stesso dei paesi è minacciato da questa schiera di bambini senza nucleo familiare, sen1111 1111 111111 Producendo un numero molto elevato di orfani, l'Aids ha sconvolto le tradizioni familiari africane. za cioè la cellula base dentro la quale iniziare la socializzazione primaria. Bambini che hanno subito dei traumi gravissimi sono abbandonati alloro triste destino. L'abbandono dei bambini è il segno più drammatico del mutamento antropologico che il virus dell'Aids ha portato dentro le società e le culture africane, le quali non riescono più ad assorbire l'urto del fenomeno. t singolare ed impensabile, anche solo 25 anni fa, vedere una nonna, uno zio/zia, che 'rifiuta di accogliere l'ennesimo bambino sangue del suo sangue e, quindi, secondo tradizione suo figlio a tutti gli effetti. Al di là delle soluzioni a breve o a lunga scadenza intorno al virus dell'Aids (prevenzione, cura o addiritura vaccino...), la questione dei bambini inciderà in profondità sulla struttura sociologica e l'essenza antropologica stessa dell'Africa. IL CASO ZAMBIA In Zambia l'epidemia dell'Aids irrompe in un contesto di crisi economica (crollo dei prezzi del rame, emergenza debito) e di transizione politica segnata dal passaggio dal monopartitismo di stampo socialista all'avvio dei processi di democratizzazione tutt'ora in corso. Dal punto di vista sociale, si assiste ad una fortissima pressione d'urbanizzazione che tocca, soprattutto e non solo, la capitale Lusaka.CrescoMC FEBBRAIO 2006 • 45

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