Caro direttore, condivido in toto le riflessloni da )el espresse nell'editoriale «Alletto~ pubblicato su Missioni Consolata del giugno 2005, dal titolo: .Jo da che parte sto?... Ritengo sia motivo di libertà e dJ profonda gJola, per un cristiano, schierarsi a ftanco dJ Cristo Gesù Signore crocifisso, Ieri e oggi, da quanti vogliamo mantenere l'ordine e la legge del slnedrlo e dell'Impero e da quanti lo tradiamo per umana paura o per sconsiderato attaccamento al nostro <do,.. MI rimane solo un desiderio: che lei mi aiuti ad entrare nel mlstero dell' incontro decisivo-vitale con Cristo Salvatore; che lei sr>ezzi con me Il «pa1101 dell'esperienza che l'ha proiettata fuori di sé, per diventare missionario, annunciatore del vangelo. Ancora, vorrei che lei mi contagiasse un poco con la sua •novità», la sua scoperta. Vorrei che lel mi facesse lntravvedere abneno un bagliore della perla, per acquistare la quale ha venduto tutto. Vorrei ancora che mi prendesse per mano e mi accompagnasse verso la mensa liJ ecc. , non assolve sic et simpliciter l loro avversari . AIJora, un po' meno adesso, In quel paesi si stava e si sta svolgendo una guerra non fra buoni e cattivi, bens1 tra pessimi. Condannare l'operato di Plnochet e Videla senza considerare che i loro avversari agivano con gli stessi sistemi e avevano lo stesso disprezzo per la vita umana è poco onesto. Inseguire Il paradiso terrestre prossimo venturo e confidare per la sua realizzazione In assassini è una chimera. Costoro non porteranno alloro popoh la hbertà, Il benessere e la glustizla (sempre relativa perché umana), ma miseria, violenza, oppressione. Perché ve la prendete tanto a cuore? A volte sembrate, plù che uomini dJ Dio, del tifosi di una squadra di calcio. Tutti questi vostri slogan forse sono suggestivi, ma sono estranei al vangelo. Gesù Cristo ha fatto la rivoluzione dell'amore, si è fatto uccidere e ha perdonato i suoi nemici pur potendo stermlnarli. Come pensate di conciliare U suo Insegnamento con l'operato del Castro, Guevara, Chavez e compagnia? 1: Già al tempo del fascismo molti missionari erano pratlcamente della VIta e mi Insegnasse, co- l 1 me a un bimbo, a nutrlrml del D ~4\ ~; tema: lo ha detto Gesù Cristo; ,i ftlo-fasclstl e questo fu una cosa pessima. La chiesa cattobca è e- !f'ù IL,g gh uomlnJ polltld passano glllm- ..Pa1101, della Parola e del Perdono, per crescere forte e convinto operatore dJ giustizia nel mondo. Ho bisogno che lei mi porti alla fonte di questa «acqua viva•; quell'altra, quella che non disseta, scorre a fiumi su giornali, tivù e riviste . Un augurio di buon apostolato . DIEGO GoTTARDI via e-mail Caro Diego, ho l'Impressione che mi chiedi un po" troppo. Non sono un guru né un grande «maestro di spirito•. Anch' io mi arrangio come posso, Per ora tl auguro di continuare con gioia la tua ricerca, ~Noi cerchiamo per trovare, ma troveremo solo la possibilità di cercare ancofall (Agostino) , Signor B. Bellesi , 'lllllt JIJIIII sulla facciata della cattedrale di Cuernavaca In Messico, tempo fa , fu appeso uno strisclone che diceva: ,JJ mondo è dMso In oppressi e oppressori: tu da che parte stai?ll (cfr. editoriale di Missioni Consolata. giugno 2005). lo credo che neanche In un pollaio si possa operare una distinzione cosl netta, figurarsi nel mondo. Certo, usare una cattedrale come un gazebo non mi sembra una grande Idea; ma forse In Messico si usa cosl. Lel, signor Bellesl, parla poi di legge del sinedrio e dell' impero e di orpello (?) religioso e qui vorrei fare una precisazione. n fatto che dittatori cristiani (tra virgolette ) per difendere la cosiddetta civiltà cristiana (sempre tra virgolette) abbiano ucciSo ecc. perl cadono. Eppure era quella 17'\\ ~ gente eccellente, pronta a dare la \W ~u vita per annunziare Il vangelo. Fedeh al superiori e al papa. Adesso l numeri sono quelli che sono e per Il resto è meglio non fare paragoni che sono sempre an tipatici ... Signor Bellesl, lei cl Invita a porci la domanda: lo da che pa e sto? E lei da che parte sta? Non dJca dalla parte degli ultimi, perché dietro l vostri ultimi cl sono altri ultimi del quali nessuno si cura. A. LUIGI DI NICOlA MILANO ~rebbe troppo lungo rispondere a tutte le -cattiverie» espresse in questa lettera (abbiamo omesso quella in cui si attaccano le persone e la loro coscienza). Rispondo solo a quella finale , che ml riguarda personalmente. Per ragioni dJ spazio, nell 'editoriale da lei «incriminato» non ho aggiunto che quella domanda la ponevo, prima dJ tutto, a me stesso, Ebbene, devo confessare che non ho ancora trovato la risposta, neppure quella da lei suggerita; ma continuo a lnterrogarmi: •lo da che parte sto?•, Solo Gesù Cristo, che, come lei stesso afferma giustamente, •ha fatto la rivoluzione dell 'amore- , può dire di essersi schierato daUa parte degU ultimi, contro l'ìpocrisia del sinedrio e dell' impero, E per questo è stato ucciso, ,, come tanti vescovi, preti, suore e fedeli cristiani, a cui accenno nell'editoriale, Ma lei, signor Di Nicola, si è mal posta la domanda, onestamente, se sta dalla parte degli oppressi, oppure da quella degli oppressori? pagina 9
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