Missioni Consolata - Dicembre 2005

del como di rinoceronte, carcasse e parti anatomiche di tigre, avorio di elefante e ippopotamo, carne di scimmia... Complessivamente il commercio iUegale di animali selvatici, vivi o morti, ha un volume paragonahile a quello del mercato di droga, armi, materiale pornografico... Sbagliano anche quando cercano di coprire di ridicolo coloro che si oppongono all'uso sconsiderato degli insetticidi e pesticidi (la lotta biologica, correttamente intesa, è molto più efficace contro i parassiti, oltre che meno nociva all'ambiente), coloro che contestano i progetti per la realizzazione di altre grandi dighe o di altre centrali nucleari , coloro che suggeriscono le strade del rici· claggio, delle energie alternative (solare, eolico, geotermico, biogas) e dell'uso più limitato e responsabile di certi mezzi di trasporto. Ricordino, Gaspari e Cascioli, che, rifiutando di da· re ascolto a Cassandra, i Troiani firmarono la propria condanna a morte; ricordino che le argomentazioni che il magistero della MC l dicembN 2005 poglno a chiesa ha usato e continua a usare contro aborto, sterilizzazione e politiche demografiche coercitive non hanno nulla a che vedere con la sdrammatizzazione dei problemi ambientali. Bistrattando senza ritegno i dati sulla deforestazione, pesca di frodo, bracconaggio, stragi provocate dai disastri ecologici, so· prattutto nei paesi del Sud del mondo, mettendo in secondo piano gli sfaceli causati dalla guerra e dalle industrie belliche, presentando i leaders dell'eco-pacifismo come degli imbroglioni e i loro seguaci come degli ingenui, enfatizzando i difetti di Ong come il Wwf e Greenpeace tacendone i pregi, Gaspari e Cascioli diventano alleati di quella antilzfe mentality che dicono di considerare come la piaga più perniciosa del mondo moderno e sostenitori di quelle nuove forme di colonialismo dalle quali tante volte hanno invitato i loro lettori a non lascian;i fagocitare. Cordialissimi saluti. Francesco Rondina Fano(PU) La missione allunga la giovinezza Cari missionari, la vostra rivista mi ha aumentato la giovinezza: ora ho 9.3 anni. Godo leggerla e appassionarmi spiritualmente. Sono pagine profondamente cristiane. Vi mando gli indirizzi di alcune persone, perché la mandiate anche a loro, se ritenete opportuno: chissà che non susciti qualche vocazione missionaria? Io non posso fare più molto: per età e salute. La vostra rivista è stata una predica sacerdotale autentica, che aiuta al grande passo dell'eternità. Siamo due sorelle ammalate. La prof.ssa Luigìa ba 80 anni ed è in casa di riposo. Siamo rimaste sole in mano alla società, che poco fa per l'eternità. Per fortuna la Provvidenza veglia su di noi giorno e notte, così si tira avanti alla meno peggio, in attesa della volontà di Dio, che non ci lascia fino all'ultimo. Non mi sento depressa. Oggi offro la mia giornata per le vocazioni missionarie. Chiedo una preghiera per me e per mia sorella, perché avvenga come la Madonna c Gesù vogliono. Ci accompagni la vostra benedizione. Giocondo Rrmoldt Busto Arsizio (V A) Cara signora Gioconda, continui a mantenersi giovane nello spiiito, ad appassionarsi alla missione e a offrir~ le ~ue giornate per le vocazton1. Da parte nostra continueremo a fare del nostro meglio, con la preghiera e con la rivista, per allungare la sua giovinezza. Abbiamo provveduw a inviare la nostra rivista agli indirizzi indicati. Grazie di cuore. Le scoperte di Odorico Cari missionari , ho sempre saputo che gli europei conobbero cacao, tabacco, patata, peperone, ecc. grazie ai viaggi e alle scoperte di Colombo nelle Americhe. Invece l'autore dell'interessantissimo dossier dedicato a Odorico da Pordenone (M.C. sett. 1999) scrive, citando ciò che lo stesso Odorico an· notò dopo aver visitato l'isola di G iava, che in quella terra lontana c'erano «grandi quantità di frutta selvatica come pure tabacco, kapok e cacao». Ora, siccome Odorico è di circa due secoli prima di Colombo, desidererei avere un chiarimento su come andarono effettivamente le cose. Grazie per l'attenzione e auguri per tutte le vostre attività. Ludovico Torregiam Fano (PU) Non sono esperto in materia. Ecco quanto ho trovato da una superficiale ricerca: il kapok è detto volgarmente «Cotone di Giava»; del cacao, così scriveva (inizio '800) il georgofilo Filippo Gallizioli: «Né solo l' America possiede questo vegetabile, ma l'Asia anco111, poiché nasce nelle isole Filippine...»; il termine tabacco è più vecchio della scoperta dell'America, essendo di origine araba. Si può supporre che tali piante abbiano il loro habttat naturale pure nelle re· gioni tropicali dell 'Asia, anche se in Europa hanno avuto più fortuna le specie americane.

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