lkonda (Tanzania) ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• PROMESSA MANTENUTA Approfitto dell'ospitalità diMissioni Consolata per ringraziare i benefattori che ci banno aiutato a realizzare una promessa fatta due anni fa alla popolazione di Ikonda, prima di lasciare la missione e raggiungere la mia nuova destinazione aLondra: aiutare a portare a termine l'acquedotto ThelaIkonda. Nei programmi di assistenza sanitaria a 6 villaggi vicini aJ nostro ospedale missionario di Ikonda durante il 2002 erano incominciati i lavori per captare acqua potabile da due sor~enti in montagna (2300 m). L'acquedotto è stato realizzato grazie all'assistenza finanziaria di tante persone alle guau fu inviatanotizia, anche at· traverso la rivista, della necessità di dare alla popolazione acqua non contaminata, motivo di frequenti e stagionali infezioni intestinali (Missioni Consolata, dicembre 2003, pag. 21). I lavori sono proseguiti durante il2003-2004 e si sono conclusi nel mese di agosto 2005, grazie alla collaborazione di tanti. I benefattori italiani sono stati i principali offerenti di questo progetto. La popolazione locale ha contribuito con una colletta in denaro, proporzionata alle proprie possibilità; la chiesa luterana ba devoluto al progetto (rimasto per anni nel cassetto della sua amministrazione per mancanza di entrate sostanziali) quanto aveva raccolto. La popolazione locale ha offet'to pure giomate lavorative non a pagamento per trasportare il materiale edile (pietre, cemento, ferro e sabbia) ai serbatoi e fontane, per lo scavo e la posa delle tubature lungo un percorso dalla montagna ai villaggi e a due scuole elementari. La direzione dell'ospedale missionario di Ikonda ha avuto il grande merito di rispolverare questo progetto ormai dimenticato, ma tanto necessario. Durante i lavori ha avuto una costante sorveglianza perché le offerte ricevute e usate per l'acquisto del materiale risultassero trasparenti. Non sono mancate le difficoltà; ma grazie alla tenace dedizione di padre Sandro NaUn serbatoio (sotto) e un rubinetto pubblico del nuovo acquedotto ai lkonda. va, nuovo amministratore dell'ospedale dopo la mia partenza per l'lnghilterra, il progetto si è realizzato. La spesa totale è stata, in moneta del Tanzania, di 33.996.805 scellini; le offerte 35.291.170 scellini. n disavanzo rimasto sarà usato per la manutenzione e per eventuali riparazioni. Anome dei missionari della Consolata in Tanzania, delle autorità civili e della popolazione dei villaggi beneficiati vogliamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato e auguriamo copiose benedizioni dal cielo. Giorgio Battifolo Marialabaja (Colombia) ••••••• • •••••••••••• • •••••••••••••••••• MISSIONE VERA M i ero proposto di dare mie notizie vari mesi fa. Ma ij tempo passa fin troppo velocemente almeno per me. Mi sono infatti buttato a capofitto nella nuova realtà di Marialabaja, sulla costa nord-occidentaJe della Colombia, ed è come se da sempre fossi vissuto da queste parti. Tutto mi è diventato familiare e mi trovo benissimo. La gente, il territorio, il clima, la missione, mi sembrano ideali per le mie attuali condizioni. Non è più la selva e i 6umi del Caquetà, né la vita avventurosa dei primi anni in Colombia e nemmeno l'immensa periferia di Guayaquil. MariaJabaja è comunque «missione vera>>, non tanto per l'ambiente fisico, ma per la gente e la sua cultura «diversa», tutta da scoprire. E anche per l'estrema povertà e, soprattutto, ignoranza religiosa che si tocca con mano. Qui c'è tutto, ma troppa gente, purtroppo, manca di tutto. La terra è fertile e produce due o tre raccolti all' anno, frutta abbondante e verdura fresca tutto l'anno. Una zona collinosa dove si dà di tutto, una pianura adatta all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, una grande riserva di acqua dolce con varietà di pesci tropicali e un sistema di irrigazione ben disegnato. Tutta la produzione ha il mercato assicurato nelle due città vicine di Cartagena e Barranquilla. Nonostante queste condizioni ottimali, molta gente
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=