Il Supermercato delle religionì Egregio direttore, fmalmente la rivista da lei diretta abbraccia temi che i cattolici veri sentono in maniera profonda. Mi riferisco alla rubrica <Al supermercato delle religioni>>. Ottimo titolo per questa rubrica, alcuni culti non possono essere definiti in maniera diversa... e mi perdonino j buonisti di sinistra. L'attuale relativismo religioso, traducibile in «è tutto uguale, va tutto bene», è un grave pericolo per la comunità cattolica in quanto sminuisce la potenza unica del vangelo. In questo contesto è ovvio che vi sia una proliferazione delle sette religiose. Con queste parole non voglio criminalizzare nes· sun nuovo culto~ come ama dire Massimo Introvigne da voi più volte citato, ma non posso che rallegrarml se una rivista missionaria esalta finalmente iJ proprio credo e «contrasta» quello degli altri, mettendone io luce gli aspetti più oscuri. Talvolta mi sembra che i cattolici, presi dallo spa· smo di andare d'accordo con tutte le religioni del mondo, dimentichino o sminuiscano molto del pro~rio c~edo. Mentre ~oi andiamo mcontro a tutti, nessuno fa lo stesso con noi. Anzi, veniamo perseguitati senza pietà in paesi come la Cina, l'Arabia Sau· dita, la Birmania, ecc. Con queste righe non voglio dire che esiste un mercato delle religioni nel quale noi cattolici dobbiamo difendere il nostro ter· ritorio. Assolutamente no. Penso che la fuga verso le sette sia un grave indicaMC l dicemb,. 2005 pagina 6 • • • MISSIOnari tore di malessere sociale cui la chiesa deve saper rispondere in maniera chiara. Anche in maniera co· raggiosa e, magari, poco gentile. Cordiali saluti. Roberto via e-mail La risposta più efficace aJ proliferare di nuovi culti è la testimonianza del vangelo con la propria vita. Da parte nostra continueremo a mertere in guardia dai pericoli del relativismo religioso, in «maniera coraggiosa», ma «gentile» perché «la verità senza la carità è crudel tà» (Lutero). Ricordando un amico Caro direttore, i tanti amici che in questi anni si sono recati a Paulo Afonso per visitare i no· stri missionari che lavorano in quell'arida regione brasiliana, hanno avuto modo di incontrare molti dei loro collaboratori, tra i quali un simpatico e accat· tivante laico italiano: Giampiero Canossi. Era approdato nel giro di moos. Mario Zanetta da una quindicina d'anni . Esperto conoscitore di mille segreti tipografici e redazionali, tanto che il vescovo gli affidò subito la precaria e modesta tipografia della diocesi, tenuta io piedi con mille materiali di recupero. Giampiero la trasformò in una operosa attività tipografica, capace di dar lavoro a decine di persone. La vecchia tipografia fu rinnovata con macchinari più aggiornati e per certi versi all'avanguardia per la zona dove operava. Suc· cessivamente la vetusta costruzione iniziale venne trasformata in una moderna casa editrice che prese il nome di <<Fonte Viva», una iniziativa che riempiva d'orgoglio sia l'ideatore, il vescovo missionario moos. Zanetta, sia Giampiero, che si faceva carico di tutte le incombenze gestionaJj, pratiche e amministrative. Grazie alloro impulso, <<Fonte Vìva» divenne un punto di riferimento per molte altre diocesi della regione, prive di supporti mass-mediali come quelli creati dalla passione e competenza di mons. Mario e di Giampiero. Dopo la morte di mons. Zanetta, il nuovo vescovo di Paulo Afonso, moos. Esmeraldo affidò a Giampiero la responsabilità di tutto quanto era stato creato; con acume e intelligenza, Canossi riuscl a creare anche un istituto tecnolo· gico per formare i futuri tecnici delle comunicazioni. Un piccolo gioiello di produzione diversificata, che spazia dalla preparazione di video, dvd, pro· grammi radio, audizioni, pubblicazioni e riviste che hanno qualiflcato l' attività editoriale della diocesi di Paulo Afonso, tanto da arrivare a pubblicare molti testi della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani. Purtroppo questo amico è stato stroncato da un infarto fulminante pochi mesi fa all'età di 52 anni, lasciando moglie e due figli e un profondo rammarico tra coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Per molti novaresi che hanno apprezzato la sua giovialità, il suo carattere e la sua competenza profes· sionale, resterà un caro amico da conservare nel cuore dei ricordi e da affidare alla misericordia del Padre. Mario Bandera Novara Mi un.isco aJ ricordo e alla preghiera per Giampiero Canossi, che ho sempre stimato, fin da quando Lo ebbì come alunno della scuola media. A proposito di ambientalisti Caro direttore, un conto è dire che da par• te di certi ambientalisti c'è una forte ostilità verso la religione e la morale catto-
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