Missioni Consolata - Dicembre 2005

p testamento biologico (<dhe living wi/1»). •. •u··· .............................u .......... .. LA SOFFERENZA ' E IL TABU DELLA MORTE Aumenta l'aspettativa di vita er allo stesso tempo~ la cronidzzazione delle malattie, nonché l'eventualità dell'accanimento terapeutico. Ciò che non cambia mai è la nostra paura di fronte alla sofferenza. E, in ultima analisi, l'impreparazione dell'uomo davanti alla malattia, alla morte e alla fragilità umana. Tra le varie conquiste delrultimo secolo, un posto di rilievo spetta alla medicina ed ai suoi progressi. La scienza, se da un lato ha prolungato le aspettative di vita, dall'altro ha generato problematiche relative alla crontd uazione delle malattie e questioni inerenti le fasi cosiddette «terminali» delresistenza. ~ emersa quindi, in modo sempre piO crescente, l'esigenza di disciplinare adeguatamente le condizioni estreme della vita, per evitare i pericoli dell'accanimento terapeutico, che rincalzante sviluppo tecnologico rende sempre più possibile. la crescente paura di fronte a situazioni di sofferenza che si protraggono senza alcuna speranza, il diminuito senso di fede, renfatizzazione dei mass media dì casi limite hanno ulteriormente favorito la diffusione delliving will. L'espressione living will (o testamento biologico, o direttive anticipate) indica le manifestazioni di volontà con le quali gli individui possono decidere a quali trattamenti sanitari essere sottoposti, qualora dovessero trovarsi privi della capadtà di esprimere direttamente la propria volontà al personale sanitario. Fondate sul principio di autonomia e nate come conseguenza alla diffusione del consenso informato, le direttive anticipate sono sempre revocabili. Talvolta l'interessato nomina un tutore come interpretedelle sue volontà circa le cure accettate e.. le eventuali modalità delia propria morte. Possono rientrare, invece, tra le terapie riftutate, la rianimazione cardio-polmonare. la respirazione meccanica. la nutrizione e ridratazione artificiale e, meno frequentemente, la terapia antibiotica( le emotrasfusioni, l'emodialisi. !diversi testamenti vigenti nel mondo variano notevolmente-sia nello spirito che nello stile e risentono dei diversi orientamenti antropologici di fondo. Mutano anche le disposizioni contenute in ogni documento: si va dalla domanda dell'eutanasia attiva (Olanda), alla richiesta di terapìe intensive per il prolungamento della vita (stato dell'Indiana), passando peri[ rifiuto sia dell'eutanasia che delraccanimento terapeutico (Conferenza episcopale spagnola). La promozione del testamento biologico negli Stati Uniti e in altri paesi anglosassoni viene Qllasi sempre fatta dai promotori dell'eutanasia e dalle associazioni che lavorano per la sua legalizzazione. Sembra piO che giustificato, dunque, il sospetto che molte volte illiving will venga proposto e interpretato come una «punta di lancia» per promuovere la «cultura della morte». Negli ultimi anni è stato utilizzato in base a ragioni anche economiche, per giustificare la sospensione dei trattamenti medici in pazienti inabili, ma che non sono malati termihali. ln molti paesi, invece, tra cui l1talia, le direttive anticipate non hanno ancora trovato codificazione legale e sono, invece, oggetto di controversie e di accesi confronti. Intanto il termine testamento per questi documenti è improprio perché

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