con 21,1 doflatori per milione di abitanti , dietro alla Spagna con 34,6 donatori. Il numero dei tFapianti effettuati è salito da 2.75,6 nel 2003 a 3.116 nel 2.004, con un incremento del 16,7% e una soprawivenza ad un am1o superiore alle-medie europee. Risultati ~razie ai quali l'Italia è anche il terzo paese al mondo, dietro Usa e Spagna, con la maggiore attività nel settore. Per quanto riguarda il tipo di organo, il trapianto di rene è in assoluto il più realizzato in Italia come alrestero; seguono i trapianti di fegate e quelli di cuore. Ecco alcuni dati. Nel 2004 sono stati realizzati 1.745 trapianti di rene. Aguidare La classifica con 104 interventi a testa son.o rAzienda ospedaliera di Padova e l'Ospedale Molinette di Torino. I trapianti di fegato sonò stati 1.016. Le Molioette di Torino ne ha realizzati 145, altri 99 sono gli interventi deLrAzienda ospedaliera di Pisa ed 88 quelli degli ·Ospedali riuniti di Bergamo. Gli interventi di trapianto di cuore sono stati 353. ln testa, l'Ospedale S.Matteo di Pavia con 51 trapianti, se~uito dall'Azienda ospedaliera d1 Bologna con 43, il Monaldi di Napoli con 36 trapianti e il Niguarda di Milano .con 33. I trapianti di polmone sono stati 82; per H pancreas si sono registrati 94 interventi ·ed infine 7 i trapianti di intestino effettuati. Ma d9lla fotografia <<scattata:>> dal Centro nazionale trapianti il5 maggio 2005 emergono anche alcune zone d'ombra. Le liste di:.attesa restano, infatti, ancora troppo lunghe: sono ·6.554 i pazienti fn attesa di un rene, 1.460 quell1 in attesa di fegato, 636 in attesa di cuore; 210 in attesa di pancreas e 254 di polmone. Sempre nel 2004, l'àttesa media per ogni trapianto si è attestata intorno ai 3 anni. Ma ci sono pazienti che aspettanQ un trapianto da piO di dieci anni. .. Nonostante un {eg~ero calo, il numero dell~ opposiz1oni alla donazione (29,4% nel2004) è ancora alto. Attualmente è infatti ancora in vigore il principio del consenso odel dissenso esplicito, co· me previsto dall'art.23 della tegge n.91 dell0 aprile i999. Se un cittadino in vita non si esprime; e pre· 'V'ista d'lilla legge la possibitità per i familiari (coniuge, convivente mo· r.e-uxorio, figli, genitori) di opporsi al preliev.o. Il settore dei trapianti, ha spiegato l'e~ ministro della satute~ Girolamo Sitchia, richiede una valida organizzazione ogni giorno delranno ed una stretta collaborazione fra diverse équipe' mediche, possibile solo dove il sistema sanitario ·è efficiente. I molteplid problemi -connessi con la donazione di organi richiedono un approccio sempre piO globale ~lla questione. Aprima vista sembrerebbe che, essendo il fine chiaramente terapeutico, dop.oaver garantito la e-ohdizione di accertaORGANI CPATOLOGIE CuoRE • cardiopatia ischemica • coronaropatia • cardiopatie dilatative (es.miocardiopatia) FEGATO Tutte le malattie che provocano insufficienza epatica cronica: • negli adulti, soprattutto epatite cf'onica e cir rosi • nei b~bini, atresìa biliare congenita POLMONE • enfisema • fibrosi cistica • sarcoidosi • fibrosi polmonare interstiziale RENE Tutte lé patologie che provocano insufficienza renale cronica: • glomerulopatie • tubulopatle • rene polìcistico PANCREAS • diabete mellito • pancreatite cronica • tumori mento di morte e la sopravvivenza del donatore vivente, il problema etico sarebbe diventato semplke e di facile soluzione. In realtà, con raumento delle richieste, la scarsità dei donatori, la quall~à degli organi suscettibili di trapianto, i problemi etici si sono moltiplicati. Ad esempio, il consenso informato t:iel ric.evente, la libertà del donatore -e dei parenti, il diritto della società a prelevare gli organi dai cadaveri; a prescindere dal consenso esplicito; ed ancora la ticeità di certi trapianti elle possono influenzare ridentità del ricevente; la legittimità del trapianto sperimentale; e infine la determinazione dei criteri con cui assegnare gli organi da trapiantare. Sullo sfond·o, i grandi interrogativi della b1oetica, in tensione tr8-'eterni dilemmi morali e rivoluzionarie scoperte della tecMlogia·. Ogni vicenda di trapianto, ora piO che mai, fa storia a sé con il suo inenarrabile intreccio di sofferenze e di speranze. • MC l dicembre 2005 pagina31
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