Missioni Consolata - Dicembre 2005

Ilmito dell'eterna giovinezza o la possibilità di prolungare la vita e restituire la salute attraverso la sostituzione di organi o tessuti malati con organi e tessuti sani ha stimolato lamedicina e da sempre anche lafantasia popolare. La storiadei trapianti ha origini nella leggenda, in Cina. Si narra che nel m secolo a.C. un chirurgo, Pien Chi'ao, scambiò i cuori di due soldati addormentati. Nel II secolo d.C. sempre un chirurgo cinese UaT'o realizzò trapianti di visceri utilizzandoper l'anestesia sostanze vegetali. In Occidente, invece, la rntscita dei trapianti vienefatta risalire dalla tradizione al III secolo d.C. quando J. da Varaquine nella Leggenda aurea narra che i santi Cosmo eDamiano sostituirono la gamba cancrenosa del loro sacrestano con l'arto di un etiope deceduto il giorno precedente. Francois Rabelais nel1552 immaginò nel suo surreale Pantagruel un autotrapia$)to totale di testa; in particolare, nella ricostruzione del cranio di un nobile moscovita ferito in duello, si utilizzarono addirittura frammenti del cranio di un cane. La storia scientifica dei trapianti inizia invece nel1902, quando un chirurgo francese, Alexis Carre!, mette a punto a Lione una tecnica effic:ace e sicura per suturare le arterie e i vas.i sanguigni, dimostrando in questo modo di poter collegareun organo estraneo, alla circolazione di un organismo ricevente. Per tale contributo, nel 1915, primo e fi. nora unic<> chirurgo, otterrà il Premio Nobel. Lo stesso prestigios<> riconoscimento fu assegnato cinquant'anni più tarcll all'inglese Peter Medawar, le cui scoperte segnarono una seconda tappa fondamentale nella storia dei trapianti. Lo scienziato, dagli studi di anatomia, orientò le sue indagini sulle reazioni immunitarie dell'organismo dopo un innesto di cute in pazienti gravemente ustionati durante i bombardamenti di Londra della ll guerra mondiale. P<>SC inquestomodo le basi délla compatibilità genetica tra individui consanguinei e quindi dellosviluppo dell'immunologia dei trapianti e del correlato problema del rigetto, cioè a quel MC l dicembre 2005 pagina 28 TRAPIANTI, complesso di reazioni biologiche in base al quale l'organismo tende a rifiutare l'organo trapiantato, riconoscendolo come estraneo. Jean Dausset, allievo di Medawar, proseguì queste ricerche, dimostrando che un trapianto aveva maggiori possibilità di riuscita se il sistema anticorpale dei donatori e_ra il più possibile simile a qt'lello del ricevente, ponendo coslle basi per i successivi studi sulla «compatibilità». Tali ricerche condussero l'équipe del professor Murray ad eseguire, il 23 dicembre 1954, a Bosron il primo trapianto di rene fra gemelli omozigoti . L'identità genetica tra donatore ericevente permise di evitare la reazione di rigetto determinando l'esito positivo dell'intervento, anche in assenza dei molti farmaci immunosoppressod, scoperti ed applicati nella pratica clinica solosuccessivamente. Negli anni seguenti furono eseguiti un gran numero

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