vorando affinché questi diritti, che non sono ancora pienamente riconosciuti, siano suggellati anche dal Tribunale internazionale di giustizia. Con i missionari e la comunità indigena lavoreremo anche per far crescere sempre più la conoscenza culturale di questo popolo. Brasilee Italia, insieme, possono contribuire, con la forza della fraterni tà, a costruire un mondo migliore, fatto di tante diversità, ma realizzato con giustizia, libertà, pace e democrazia. Boa Visto, 21 settembre (sera} In città circolano voci su una spedizione punitiva nei tuoi confronti... con l'accusa di ingerenza, già sbandierata dai media nei giorni precedenti: hai avuto paura? L'atteggiamento di intimidazione nei nostri confronti, a mezzo stampa, aveva già avuto un precedente, nell 'agosto di questo anno, quando il senatore Pianetta, presidente della Commissione dei diritti umani, si era recato in visita a Roraima. Forse siamo stati fraintesi: il nostro intervenire non era finalizzato all'ingerenza, ma alla cooperazione con questo popolo e le istituzioni brasiliane. Non nego che tali intimidazioni mi abbiano spaventata, però non potevano impedire la mia visita, in quanto ero profondamente convinta del valore del mio compito. Non posso nemmeno negare il conforto morale datomi dai missio· nari della Consolata che, attraverso la disponibilità e l'autoironia per quanto stava accadendo, mi hanno dato la forza per non abbattermi e hanno fatto in modo che anche questa esperienza mi rimanesse impressa come positiva. Brasilia, 22 settembre Incontri con deputati e senatori dello stato federale deJ Brasile: quali sono i suggerimenti dati e ricevuti riguardo al futuro dei popoli indigeni di Roraima? Fra Brasilia e lo stato di Roraima è come se ci fosse una dissociazione. Ciò che sembra possibile nelle aule delParlamento federale è vissuto come difficile o impossibile a Maturuca e a Surumu. Le ragioni sono molte e non sta a noi giudicare le scelte politiche degli uni o degli altri. Credo sia importante capire, per individuare la via da percorrere, continuare il nostro aiuto e il sostegno internazionale a una causa non solo giusta, ma essenziale per il futuro dell'umanità. Come ci ha detto il vescovo di Boa Vista: il diritto alla terra è un diritto inviolabile dell'uomo. Anche alcuni parlamentari federali lo affermano. Ci hanno ripetuto che questa è una competenza delio stato federale. Peccato che il governatore di Roraima, quando il presidente Lula, ill5 aprile 2005, ba firmato il decreto di omologazione, abbia dichiarato sette giorni di lutto per Roraima! TI nostro compito in Brasile è quello di creare un {>_onte tra due sponde che hanno gli stessi obiettivi: se da una parte ci sono i parlamentari brasiliani impegnati per gli interessi del popolo indio, d all 'altra comSopra, l'omologazione: segno di speranza per il Futuro di questo bimbo mocuxi. A sinistra, Maturuca: la senatrice Emanuela Dossi accolta dal grande capo degli indios della regione Roposa Serro do Sol. paionomissionari, associazioni e cittadini che ambiscono alla serenità e al benessere; le due sponde fronteggiano lo stesso fiume, ma non hanno lo stesso materiale per costruire un collegamento, le stesse parole per comunicare. Stiamo seguendo questa prima delicata fase, ascoltando entrambe le motivazion~ traducendo gesti incompresi in un messaggio reciproco di solidarietà.La prima impressione è, infatti, quella cile i/azendeiros non siano convinti a lasciare le terre, nonostante lo stato federale abbia assegnato loro altre proprietà. I colleghi brasiliani ci hanno chiesto l'impegno a continuare a sostenerli dall'Italia; ma anche di non rinunciare a raggiungerli, evitando interferenze, e aiutando il processo di autodeterminazione del popolo. Noi, invece, abbiamo chiesto di far sentire la loro presenza in quello stato del nord brasiliano. Ci hanno assicurato che non abbandoneranno il lo· ro popolo: parol~ di brasiliani. ~o, eli certo, non lascero questa espenenza come mero ricordo, ma per me sarà un obiettivo quotidiano: parola di italiana! [M, : J (a cura di C?iordtm? C Rtgamontz) - MC l dicembre 2005 pagina 17
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