Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2005

sto dato è contestato dalle autorità pak.istane, che al riguardo, tuttavia, non banno mai fornito una propria documentazione. LA TRAPPOLA DEL DEBITO Secondo i dati forniti daU'Unicef, nel mondo vi sono più di 250 milioni di bambini lavoratori, di età compresa fra i 5 e i 15 anni. U 61 % di essi vive in Asia, impiegati e sfruttati nel settore tessile e imprese manifatturiere di tabacco, nelle costruzioni e nell' industria del vetro, dei fuochi d 'artificio e perfino io quella bellica, per La produzione di pallottole o assemblaggio delle armi. Tantissimi lavorano nell ' industria del cuoio, cucendo palloni e calzature, che saranno poi venduti a bassissimo costo a imprese occidentali. Molti lavorano come manovalanza in fattorie e allevamenti. A questi vanno aggiunti coloro che, in numero considerevole vengono avviati alla prostituzione. Le cause principali del lavoro minorile, che assume in molti casi il volto tetro di una vera e propria schiavitù, sono da attribuirsi alia povertà e alla guerra, due fattori intimamente legati tra loro. È la povertà , infatti, in molte circostanze resa più acuta in zone dì conflitto, che spinge Je famiglie dei piccoli a rivolgersi a persone senza scrupoli che, in cambio di un prestito di pochi dollari, legano indissolubilmente il futuro dei loro figli alle attività degli sfruttatori. Si chiama bondedlabour, lavoro vincolato, il sistema che genera in molti paesi una vera e propria servitù da debito. U termine designa quelle forme di lavoro forzato o, nelle migliori del - le ipotesi, parzialmente forzato, che prevedono l'obbligo per il debitore di estinguere il proprio debito tramite la prestazione lavorativa propria o di uno o più familiari. L'esorbitanza degli interessi appli - cati sul debito contratto fa sl che, in molti casi, la condizione di schiavitù si tramandi di padre in figlio o dal fra - tello maggiore a quello minore. Questo accade generalmente quando il primo anello della catena è troppo anziano, troppo malato o troppo <<morto» per poter essere ancora utile al processo produttivo. Di conseguenza, quella che agli occhi di molti sembra essere l'estrema soluzione per risolvere i problemi economici della propria famiglia è, in realtà, una trappola economica destinata a chiudersi inesorabilmente su di loro, creando un circolo vizioso dal guaJe risulta impossibile districarsi"Di fano, se è vero che la povertà è causa primaria dd lavoro vincolato di tanti minori, è altresl certo che, a sua volta, questa forma di coercizione è causa essa stessa di estrema povertà. InAsia, sopranuno,l'esistenza (e la persistenza) dd lavoro forzato sotto il vincolo di un debito da estinguere affonda le radici nella millenaria discriminazione verso alcune caste o gruppi etnici minoritari. È il caso del Pakistan dove sono le minoranze cristiane, o comunque non musulmane, a essere maggiormente toccate da questa piaga. Ma la stessa discriminazione è praticata in India, nei confronti dei fuori casta e delle caste inferiori, e in Nepal, verso alcune etnie indigene insediare nella parte occidentale del piccolo stato himalayano. I PICCOLI SCHIAVI DELLA GRANDE INDIA Con una popolazione di oltre un miliardo di persone in crescita demografica costante ( 1,7% ), l'India è di Ragazza nepalese a/lavoro in una cava di pietre. MC l ottob,.._.novembre 2005 pagina 83

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