Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2005

Vittime c ~:arnl'fk'i traffico illegale si sta estendendo aU'Asia, al Medio Oriente e al Sud America. La città turca ha tutti gli ingredienti perché il commercio abbia successo: un hinterland di gente povera, rotte commerciali tra Oriente e Occidente e un sistema sanitario relativamente sofisticato. Gli acquirenti, molti dei quali arrivano da Israele, vengono portati qui in «tour dei trapianti», organizzati da un chirurgo israeliano fuorilegge. In Turchia, imediatori fanno incontrare le parti, mentre compiacenti medici locali offidano la cerimoniaeseguendo nel cuore della none interventi chirurgici illegali in sale operatorie affittate da cliniche private. Preoccupato per la sua immagine - specialmente alla luce di un possibile ingresso nell'Unione europea, il governo turco ha cercato di ridurre al minimo le dimensioni del traffico di reni. A lstanbul le autorità hanno compiuto quattro irruzioni in ospedali compiacenti, dando la caccia ai medici ritenuti responsabili Ma a favore della sua persistente vitalità depongono tut · ti coloro che prendono parte al mercato: medici, venditori e acquirenti. Secondo fonti israeliane, negli ultimi cinque anni si sono recati all'estero centinaia di israeliani1 molti dei quali in Turchia, per ricevere organi espiantati da migranti dell'Euroea dell'Est. I compratori pagano da 100.000 a 180.000 dollari per intervento chirurgico, assistenza post-operatoria e meclicazioni In Moldavia i trafficanti eli or~ani lavorano con le controparti turche andando a caccta di venditori. Dal 1998 hanno fatto ardvare a Istanbul, in autobus o in aereo, circa 300 moldavi che vengonoospitati in alberghi nel quartiere di Aksaray, finché non si trova l'acquirente. Poi subiscono l'intervento e firmano una liberatoria in cui dichiarano di non essere stati costretti né pagati per donare i loro organi. I moldavi sono pagati circa 2.700 dollari, una piccola parte della somma chiesta dai venditori turchi. Ci sono anche prove che questo particolare mercato clandestino ha raggiunto il Nord America; l'anno scorso il dipartimento di stato Usa ba aperto un'indagine su dozzine di casi di <<turisti>> moldavi che sono entrati o banno cercato di entrare nel paese. Le autorità sospettano che il motivo non sia cercare lavoro o fare del turismo, ma vendere un rene. La polizia bulgara ha arrestato tre persone nell'ambito di un'operazione che ha portato allo smantellamento di una rete che organizzava un traffico di organi umani da trapiantare a pazienti nella vicina Turchia. Lo ha annunciato, a Sofia, il ministero dell'interno. «Due uomini euna donna - afferma un comunicato -sono stati arrestati a Shumen (est della Bulgaria, ttdr), con l'accusa di aver portato almeno sei bulgari in una clinka privata di Istanbul, dove hanno subito l'espianto di un rene». «È stato accertato che imembri di questo gruppo convincevano la gente a vendere organi», ha aggiunto il comunicato, precisando che gli imputati, se riconosciuti colpevoli, rischiano fino a 10 anni di reclusione. «Abbiamo sottoposto queste sei persone a un esame radiologico e si è riscontrato che a ciascuna mancava un rene», ba detto il segretario generale del ministero dell'interno bulgaro, Boiko Borissov. Un rene veniva pagato da 1.900 e 3.800 euro circa. Lo smantellamento dell'organizzazione per il contrabbando d 'organi è frutto di oltre un anno di indagine congi.unta tra le autorità bulgare e quelle turche. Tornando in Asia, si sa che in Palcistan si trapiantano oltre 6.500 reni l'anno. Mohamed Ashraf ha sei fratelli. «Tutti e sei- racconta- hanno venduto un rene all'ospe· dale di Rawalpindi. E anche due miei cugini. E anche rruo figlio, Ornar, che adesso ha 19 anni . Aveva 16 anni quando è partito per vendere il suo rene, ora è malato e non può nemmeno lavorare nei campi». Un annuncio presente da tempo sul sito Iftekharahm cosl recita: «l A., 47 anni, maschio pachlstano, residente a Karachi. Vende un rene. Desidera farlo. Buona salute generale, gruppo sanguigno B positivo. Prezzo richiesto: 20 mila dollari». DOMANDA EOFFERTA Eccola qui la verità che ci è difficile ammettere: un hinterland di gente povera, rotte commerciali tra Oriente e Occidente, un sistema sanitario relativamente sofisticato disponibile in alcuni paesi e una domanda di organi superiore alle donarioni nei paesi ricchi. Gli elementi per il commercio di organi e tessuti ci sono tutti: da un lato la ternologia e dall'altro un'umanità disperata (sia essa quella che «vende» o quella che <<compra»). Gli organi di - ventano così merci in mano a geme senza scrupoli o, in MC l ottobre-novembre 2005 pagina 43

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