Vittime c carncfi~:i gnare le armi. Apprendono il segreto di infilare una ma· schera antigas senza sospendere la corsa né interrompe· re gli spari. (...) Dal2001, l'iniziazione militare obbligatoria è rientrata a scuola. Dall'ottavo all'ultimo anno, femmine comprese, un'ora alla settimana è riservata all"'Addestramento militare nazionale". (...} "D dramma -dice ValentinaMelnikova, leader dell'Unione dei comitati delle madri dei soldati -è che educhiamo i bambini a un'esistenza armata. Imparano che la forza è un valore, la violenza un vantaggio, il mitra un'assicurazione>> (7). Forse la Russia di Putin è un paese suigener-is. Perònon è cenamentebenaugurante sapere chemolti bambini del ricco Nord si divenono con videogiochi guerrafondai o con armi giocattolo che paiono vere o possono vedere in televisione film dove la violenza è l'ingrediente base. Al Nord come al Sud del mondo, i bambini familiarizzano con la guerra, quasi che questa fosse la normalità e non l'eccezione. Con una sostanziale differenza: i primi sono protagonisti di una guerra vinuale, i secondi di una guerra reale, dove si uccide e si muore per davvero. LEGGÈRE, MA NON TROPPO Vengono prima le guerre o le armi? La domanda è banale soltanto in apparenza. Nel mondo odierno le guerre sono fomentate e favorite da un'assoluta mancanza di controllo sul commercio delle armi. La soluzione del problema è molto lontana, se consideriamo che 1'88 per cento delle armi viene prodotto dai paesi - attenzione! -membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito (8). n fenomeno dei bambini soldato non è che un corollario logico del business delle armi e della guerra permanente (9). In più, la diffusione delle armi automatiche eleggereha reso più facile l'arruolamento deiminori: oggi un bambino di 10 anni può usare come un adulto un AK-47 (mitragliatrice russa della famiglia Kalashnikov) o un M-16 (fucile Usa della famiglia Colt) (10). Russia,StatiUniti, ma non manca l'Italia, secondo produttoremondiale di armi (cosiddette) leggere. «Super Boy -scrive Albanese (11)- aveva meno di 10 anni, capelli corti, minuto come un passerotto, ponava fieramente una Beretta calibro 9 che, nascosta sotto l'ascella e fermata all'altezza della cinta, gli arrivava fin quasi al ginocchio.Avederlo camminare faceva quasi tenerezza». Chi ha scbiavizzato George, Margaret, John Super Soldier, Super Boy, e altri 300 mila bambini soldato? La risposta a Giulio Albanese: «l veri mandanti delle violente orge consumatenella savana restano in gran pane impuniti e siedono nei palazzi del potere>>. • N OTE: ( l ) Giulio Albanese, SoJdatini di piombo. La qu~stione dei bambini soldato, Fdtrinelli, Milano 2005; il passo citato è a pagina 7273. (2) Si veda il sito: www.bambinisoldati.it, versione italiana di www.child·soldiers.org. (J) Pagina U7, Soldatini di piombo. (4) Pagina 10:5, Soldatinj di piombo. (:5) Pagina JJ, Soldatini di piombo. (6) Pagina 9, Soldatini di piombo. (7) Giampaolo Vìsetti, I soldati bambini di Putùt, la Repubblica, 7 agosto 200.5. (8) Dati ed analisi sul busineu delle armi sono leggibili nello speciale dd mensile Azione nonviolenta di agosto-settembre 200.5. (9) Per capire la pazzia insita od business ddle armi, è molto i· struttivo visitare le pagine web dei produttori. Senza dimenticare il sito della National rif/e association (www.ntt .org), la potente lobby statunitense ddle anni, grande sostenitrice del presidente George W. Bush. (lO) Paola Bizzarri, l bambini soldato, in LAguerra, le guerre. Viaggio in un mondo di conflitti e di menzogne, Emi, Bologna 2004. (11) Pagina 10, Soldatini di piombo.
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