Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2005

Vittime c carnefici un affetto che in casa gli viene negato o è patologico. Ma la strada non è un luogo che accoglie e nutre, è trincea. Da qui, il rischio, soprattutto per le adolescenti, divenire violentate e rimanere incinte, oltre che di far uso di droghe, offrendo al proprio 6glio quella stessa catena di sofferenza c instabiJità vissuta personalmente. Da non dimenticare, inoltre, l'elevato numero di minori orfani che vivono newi orfanotrofi e si trasformano in facili prede. Secondo dali lJnicef del2000, 10,4milioni di bambini africani con meno di 15 anni hanno perso uno o entrambi i genitori a causa dell 'Hiv. I bambini sono poi le maggiori vittime dei conflitti armati: centinaia di migliaia ne sono coinvolti, come sfollati o rifugiati , subendo maltrattamenti e violenze sessuali da parte di soldati. Un bambino mutilato, inoltre, una volta che non serveJiù per combattere può essere rivenduto al mercato d sesso ad un prezzo inferiore, proprio perché menomato, passando in questo modo da un tipo di sfruttamento ad un altro. In alcuni paesi, infine, è credenza che il sesso con un minore curi malanni, ringiovanisca o porti benefici economici; altrettanto, che un bambino sia immune dal - l'Hiv, quando al contrario ne è maggiormente vittima, insieme ad altre malattie a trasmissione sessuale. Proprio per questo, iJ mercato delle vergini è ovunque fio· rente, perché una vergine dà ai clienti sicurezza. E comunque, chi alimenta questo traffico si è assicurato, grazie alla chirurgia, la possibilità di impiegare una bambina deflorata più volte, grazie alla ricostruzione dell ' imene e al nuovo inserimento di sacchetti di sangue MC l ottobre-novembre 2005 pagina 34 nella vagina della bambina (5). I fattori culturali sono correlati, naturalmente, a quelli economici. La povertà esiste perchémolti stati banno subito crolli economici, causati da guerre, carestie, persecuzioni, disastri ambientali, che hanno costretto centinaia di migliaia di persone ad emigrare verso i paesi industrializzati per trovare opportunità lavorative migliori. Uomini e donne sono stati incentivati in questo dall'elevata domanda, proveniente proprio da questi paesi, di lavoro dequalificato e sommerso. Da qui, il bisogno di intere famiglie di emigrare, portando con se i propri piccoli, legati alle traiettorie rnigratorie degli adulti. A ciò si aggiungono i fattori legati alle carenze istitu· zionali e legislative. Esiste, infatti , una scarsa regolamenrazione della circolazione dei minori ed una inadeguata sorveglianza alle frontiere, nonostante la comunità imernazionale abbia posto un 'attenzione maggiore sul problema della prostituzione minorile negli ultimi anni. Tut· tavia, essendo la prostituzione di un minore un reato, non sempre le legislazioni dei singoli stati presentano sanzioni giuridiche adeguate e, se esistono, non è detto che, ovtmque, siano applicate adeguatamente (6). SUL MERCATO DEL SESSO La prostituzione minorile, proprio perché vendita del corpo di un bambino in cambio di un compenso economico, è da considerare come un mercato, sicuramente, illecito. In questo mercato il minore diventa un bene richiesto da specifici attori , rispetto alle cui es,j.genze, altri specifici attori offrono servizi a pagamento. E un merca-

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