Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2005

Vittinw l' carnL·ricJ DALLA THAILANDIA: PER UN TELEVISORE••• In Thailandia l 'origine del fenomeno risale alla metà del secolo XIX, quando venne favorita un'immigrazione massiccia di operai agricoli cinesi per incrementare la produzione. Un numero considerevole di donne seguì la corrente migratoria, alcune vennero obbligate. In un rapporto del l 933 della Società delle Nazioni, la Thailandia figura già come paese di destinazione di donne straniere. Secondo stime ivi contenute, ogni anno fra 2 e 3 mila donne cinesi entrarono per esercitare la prostituzione. n fenomeno conobbe un'altra fase di espansione alla fine degli anni '60, a causa dell' installazione di numerose basi militari americane nella zona. Dopo la fine della guerra in Viernam, l' industria del sesso si espanse e il paese divenne meta di turismo sessuale. La Thailandia divenne cos) luogo di desùnazione di donne provenienti dai paesi confinami di Laos, Cambogia, Birmania (oggi Myanmar). Le stesse donne thailand esi iniziarono ad essere trafficate internamente e anche verso l'esterno, principalmente verso il Giappone (7). Nelle aree povere del paese, come nei paesi vicini, decenni di migrazione destinatkl alia prostituzione ebbe un impatto sp aventoso. Al vedere tornare ragazze con denaro sufficiente a mantenere tutta una famiglia abituata a vivere di stenti, iniziarono ad essere gli stessipadri a cercare gli intermediari e a <<Vendere» le proprie figlie ancora poco più che bambine. Oppure erano le stesse che chiedevano di seguire in città le sorelle più grandi gjà partite, per sfuggire ai carichi familiari. Bastava poi un evento inatteso nella vita di una famiglia (un cattivo raccolto o la morte di uno dei componenti) perché le figlie- non i figli maschi- venissero vendute per poche decine di dollari. Ma si fuù anche per ricorrere a questo «mezzo» perpotersi permettere l'acquisto dei beni di consumo desiderati (8). A volte anche giovani donne rimaste vedove o abbandonare dai mariti non avevano altra strada che ricorrere alla prostituzione. Le terri - bili storie di violenza ch e giungevano nei villaggi non fermavano le donne dalla decisione di partire per «tentar la fortuna>>. Negli anni '90 il Sud Est as iatico si è imposto come area leader nel campo dell'industria del sesso e della tratta; è da D che proverrebbero più della metà di tutte le persone trafficate nel mondo (9). Da quest'area le donne arrivano ai paesi del Nord del mondo ma anche ai paesi vicini verso l' India vengono trafficare ragazze dal Bangladesh e dal Nepal. Dal Bangladesh vengono anche portate in Pakistan.Dal Vietnam in Cambogia e dallaCambo8Ìa verso la Thailandia. E dalla Thailandia in Giappone (10). Secondo una ricerca realizzata dalla Oil fra il 2 e il l-l% del Prodotto interno lordo (Pil) di Indonesia, Malaysia, Filippine e Thailandia proviene dal turismo sessuale e comunque nell'area l' industria del sesso è uno dei settori economici trainanti . DALL'AMERICA LATINA Gli anni '80 sono la decada perdida (il decennio perduto) per tutta l'area latina, perché l'arretramento cbe vi si registrò in termini di benessere generalizzato per la popolazione e tutela dei diritti fu di dimensioni ampie e inattese. L'ingresso nel mercato mondiale e le successive ri forme di aggiustamento st rurwrale applicate comMC l ottob,....novembre 2005 poglna 26 portarono costi economici e sociali elevatissimi in tutta l'area. Dalla metà del decennio in poi la tratta ha iniziato ad aumentare notevolmente anche in America Latina e nel Caribe: sono incrementate le dimensioni, così come i guadagni che ne derivano e la potenza dei gruppi criminali che muovono le Bla. lprincipali paesi di origine sono Ni - caragu a, Honduras, El Salvador, Paraguay, Ecuador, Venezuela, Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana; gli ultimi tre sono paesi di provenienza anche per la tratta internazionale. Dai paesi di origine, le donne vengono spostate sia all'interno della regione, che all 'esterno. I principali paesi di destinazione sono europei (Olanda, Spagna, Germania, Grecia, Italia e Svizze ra). Tuttavia, tra le mete 6gurano anche paesi asiatici come Hong Kong, Singapore, Thailandia, Corea e, soprattutto, il Giappone (articolo a pagina 81). Si stima che 50 mila donne delia Repubblica Dominicana e 75 mila del Brasile siano coinvolte nell'industria del sesso all'estero, principalmente in Europa, ancbe se non è chiara la percentuale di loro che si possono considerare vittime della tratta. Nella sola Spagna, secondo il ministero brasiliano delle relazioni esterne, vivono 20 mila brasiliane, di cui lO mila solo a Bilbao. Per la Colombia, l'Interpol calcolava nel 2003 che circa 45 mila donne stavano esercitando la prostituzione all'estero. L'età delle donne coinvolte neUa tratta varia tra i 18 e i -15 anni, ma la frequenza più alta si registra tra 19 e 29; sono coinvolte, tuttavia, anche un notevole numero di mmon . Centro America e Caribe sono contemporaneamente area di transito e di destinazione per la tratta inter-regjonale. In Guatemala il fenomeno è di recente comparsa, ma ha avuto un rapido incremento e coinvolge soprattutto minori dei paesi vicini: principalmente El Salvador, H onduras e Nicaragua. La diffusione della prostituzione infantile nel continente è considerata dalla Organt'zaci6n de estados americanos (Oea) una delle problematiche che alimenta e contribuisce a dete rminare il traf6co. Tra le zone critiche per la tratta dei minori, alcune aree di confine e località che sono meta di turismo di massa in generale e di turismo sessuale in particolare. Nella c ittà messicana di Tapachula, nello stato del Chiapas, al confine con il Guatemala, si stima che il 90% delle prostitute siano centroamericane e circa la metà di loro hanno un'età compresa tra i 13 e 17 anni. Le città turistiche del Costa Rica sono luogo di desti - nazione di minori provenienti da Colombia, Repubblica Dominicana e Filippine. Nelle case di massaggi e nei locali notturni di Panama sono presenti ragazze latinoamericane, soprattutto colombiane e dominicane (per approfondire il tema della prostituzione infantile, n-mandiamo all'articolo di Nicoletta Bressar1). DALL'EUROPA DELL'EST (DOPO IL MURO) Gli anni '80 portano con sé un altro cambiamento epocale: la caduta del muro di Berlino e il crollo del blocco sovietico. La fase di transizione post-comunista ha precipitato nella povertà vasti strati della popolazione ed ha messo in ginocchio l'economia. Le scarse sicurezze sociali garanti te

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