Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2005

Vittime e carnefici nosciute che le motivano a partire. Le destinazioni sono principalmente i paesi deJ Caribe, dell'America Latina, dell'Europa e degU Usa, dove vengono impiegate come cameriere e ballerine nell'industria del sesso. L'85% deJle donne intervistate sapeva che tipo di lavoro andava a svolgere. Anche in Albania, come si dirà meglio oltre, i casi di tratta gestiti da reti criminali sapientemente organizzate si alternano ai viaggi organizzati da singoli, cbe sfruttano una o più donne e che per alcuni passaggi - per esempio, ottenimento di falsa documentazione di viaggio - dovranno comunque awalersi dei <<servizi» offerti da altri. Ma la tratta delle donne, di cui la disinfonnazionemolte volte non ci permette di assumere la giusta conoscenza e coscienza, non è un fenomeno nuovo. È bene ricordare che sempre nella storia i corpi delle donne sono stati messi in «vendita» come merci preziose. LA TRATTA NELLA STORIA «L'edificio in legno, a due piani, decorato con draghi e lampade di carta, si trovava proprio nel centro del quartiere. Senza bisogno di guardarlo due volte, capii che si trattava di un bordello. Su entrambi i lati della porta c'erano finestrelle sprangate da cui si affacciavano visi infantili che invitavano in cantonese: "entri qui e faccia tutto quello che vuole con una bambina cinese molto carina''. E ripetevano in un inglese incomprensibile, a beneficio dei visitatori bianchi e dei marinai di tutte le razze: "Due per guardare, quattro per toccare e sei per farlo", mentre contemporaneamente mostravano dei minuscoli, commoventi seni e tentavano i passanti con gesti osceni che, così mimati, sembravano una trilgka pantomima. (... )Le prostitute più povere tra quelle povere iniziavano molto presto e raramente arrivavano a diciotto anni; a venti, se avevano avuto la sfortuna di soprawivere, erano già vecchie». Sono le sing song girls nella California di metà Ottocento, dove «.il vizio, come le miniere d'oro, era uno degli affari più redditizi e sicuri>>, scrive IsabeJ Allende (5). La scoperta dei giacimenti di metalli preziosi chiamò nella regione uomini da rutto il mondo e lì dove ci sono uomini soli immediatamente prolifera anche l'offerta sessuale. Le sing song girls erano bambine rapite in Cina dalla strada o vendute dai genitori, i quali il più deUe volte credevano cbe sarebbero state condotte spose alla <<Montagna Dorata». Non venivano scelte tra le più belle - tranne quando venivano commissionate da uomini che Je acquistavano come concubine - ma tra quelle che avevano una struttura fisica più forte e costavano meno. E inoltre tra le giovanissime, per la loro docilità. Venivano trasportate nelle stive delle navi, nascoste al - l'interno di grandi casse imbottite; quelle che soprawivevano alla dissenteria o al colera o agli abusi dei marinai - i quali s'incaricavano eli iniziarle al lavoro sessuale - transitavano dal porto di San Francisco senza nessun ostacolo: <<Gli agenti dell'immigrazione che venivano riforniti di bustarelle, chiudevano un occhio davanti all'aspetto deJ!e bambine e timbravano senza leg~ere i falsi documenti di adozione o matrimonio>>. ArriVate negli States venivano messe all'asta e addestrate dalle più vecchie: dovevano imparare «ad attirare i clienti e a compiacerli per quanto unùlianti e dolorose fossero le loro richieste». Venivano costrette a firmare contratti che .le vincolavaMC l ottobre•novembre 2005 pagina 24 no a chi le aveva «acquistate>> per cinque anni, ma di fatto non avevano nessuna possibilità di affrancarsi. Per ogni giorno di malattia che impediva loro di lavorare, il periodo di <<servizio» stabilito veniva aumentato di due settimane e se provavano a scappare perdevano per sempre la possibilità di tornare libere. Quando si ammalavano, venivano lasciate morire senza cure. La tratta delle donne asiatiche raggiunse nella seconda metà dell'Ottocento un elevato livello di organizzazione ed esse non venivano spostate verso il nuovo continente ma nella regione. Dalla Cina venivano inviate nelle colonie di Hong Ko.ng e Singapore, a quel tempo interessate da un rapido sviluppo dell'industria e dalla realizzazione di opere infrastrutturali. <<È documentato - scrive Paola Monzini (6)- che solo una minoranza di donne partiva di propria volontà: la grande maggioranza era formata da ragazze rapite, ingannate o cedute a "mediatori" dalle proprie famiglie». Anche in America Latina e nel Caribe il fenomeno è presente sin dall'avvio della conquista, quando a seguito dei colonizzatori venivano condotte volontariamenteo in maniera forzata dall'Europa e daJ Sud Est asiatico. Le stesse indigene ne furono vittime: conquistate come bottino di guerra e trasformate in schiave sessuali. Successivamente alle prime fasi della colonizzazione, all'arrivo dagli altri continenti, si aggiunsero anche gli spostao1enti da un paese all'altro della stessa area. n fenomeno raggiunse dimensioni consistenti a partire dagli anni ' 40 ed una delle principaJi aree di destinazione fu il Caribe. Nonostante l'ampia diffusione nella storia moderna, noto e documentato è soltanto il fenomeno della «tratta delle bianche», che spostava ~ovani europee (bianche, dunque), condotte nei bordelli delle colonie e delle grandi metropoli deU'epoca. TI fenomeno conobbe un'espansione notevole tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, quando la seconda rivoluzione industriale mise in crisi le realtà socio-economiche tradizionali, spingendo ad emigrare e a tentare fortuna altrove. Le ragazze venivano rapite o reclutate con l'inganno in ItaJia ed in altri paesi europei e portate nelle principali città portuali d'Europa, da dove i carichi partivano per le colonie. Per l'area mediterranea i principali porti erano Marsiglia ed Alessandria d'Egitto, per il Nord Europa Amburgo e Rotterdam. n fenomeno raggiunse uno sviluppo talmente evidente da indurre a individuare strumenti di contrasto. Venne così siglato nel1904 l'Accordo internazionale per la repressione delia tratta delle bianche e nell910 si giunse al - la prima Convenzione internazionaleper la repressione della tratta defle bianche. li prin1o Strumento ad hoc adottatO dalle Nazioni Unite fu, nel1950, la Convenzione sulla repressione della tratta degli esseri umani e lo sfruttarnento sessuale altrui, che si focalizzava ancora softanto sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale. LA GLOBALIZZAZIONE Oggi il fenomeno assun1e caratteristiche e dimensioni inedite. Diventa più ampio il bacino di provenienza, aumentano i paesi di destinazione e si diversificano le cause. Si riducono le distanze e diventano più facili gli spostamenti. Emergono fenomeni nuovi ad esso collegati, come il turismo sessuale e tutte le svariate offerte

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