Missioni Consolata - Settembre 2005

a cura di Giacomo Mazzotti BUENOS AIRES -ARGENTINA RIPENSAMENTO SUGU EBREI PERSEGUITATI I l governo di Buenos Aires ha uffidaLn~te annullato la cosiddetta «CJicolare 11», un decreto firmato l'll luglio 1938 dall 'allora ministro degli esteri, José Maria Cantilo, che vietava l'ingresso in Argentinaagli ebrei perseguitati dal regime nazista. TI decreto, a suo tempo inviato in tutte le ambasciate argentine all'estero, era cadutonel di.Ulenticatoio e la sua esistenzaera stata ri - velata solo nell998 da Beatriz Gurevich,membro di una commissione incaricata di studiare le attività dei nazisti in Argentina. L'esecutivo di Buenos Aires, sette anni dopo la scoperta del documeoto, ha infine abrogato la norma, gesto salutato dall'apprezzamento dei quasi 250.000 ebrei argentini e daUe comunità di molti altri paesi. (Misna) SYDNEY • AUSTRAUA , NUOVA UNIVERSITA CATTOUCA ' . E stato il card. GeorgePeli a benedire, in una solenne ceri - monia tenutasi il 9 giugno scorso, la posa della primapietraper la nuova Università cattolica Notre Dame, che sorgerà a Sydney e avrà corsi di lettere, scienze dell'educazione, economia, legge, scienze infermieristiche; secondo i piani, dovrebbe aprire ufficialmente nel2006. L'Università di NotreDame esiste già in Australia orientale dall989, con due campus aFreemancleeBroome, con oJtre 5.000 studenti iscritti. Il nuovo ateneo aSydneysaràcofinanziato dal governo e dall 'arcidiocesL La costruzione di una nuova università conferma la qualità dell'istruzione offerta dalla comunità cattolica australiana, che attira le famiglie, al di là della religione. È un riconoscimento che premia l'impegno della chiesa australiana nel settore dell'istruzione; infatti, il numero degli studenti non catto.lici iscritti continua a MC l settembre 2005 poglno 8 ~ ~ :Hdm~~if~ crescere. Delle scuole e università cattoliche è apprezzata la serietà, la qualità del corpodocente, le struttur~ e, so~rattut~o, il bagaglio di valon morali che st cerca dl trasmettere. (Fù:les) MANILA - FIUPPINE lA SCOMPARSA DEL CARDINALE SIN I l card.Jaime Sin, arcivescovo emerito di Manila, è morto il 21 giugno scorso. Dì origine cinese, 77 anni, soffriva da tempo di diabete e di problemi ai reni che lo costringevano alla dialisi. A causa della sua malattia, non ha potuto essere presente aRoma per il conclave che ha eletto il papaBenedetto XVI e, pur essendosi ritirato nel2003, era ancora molto popolare. Nel febbraio 1986, era riuscito a radunare milioni di 6lippini per formare una barricata umana sulla più importante arteria della capitale. n grande raduno aveva dato inizio a quella cbe è stata definita la«Rivoluzionedel rosatio>>. La barricata umana doveva servire a proteggere300soldati e generali ammutinati alla dittatura, che stavano per essere attaccati da.i carri armati di Marcos. Di li a poco Marcos dovette fuggire, aprendo la strada all'ascesa di Corazon Aquino. (Asia News) SHANGHAI •CINA Il.. PRIMO VESCOVO NOMINATO DA ROMA G iuseppe Xing Wenzhi, 42 anni, è stato ordinato vescovo ausiliare di Shanghai e il prelato ha detto pubblicamente di aver ricevuto ]anominadalla Santa Sede. Io futuro, il neovescovo po· trà prendere il posto di mons. Aloysius Jin Lux:ian, ormai quasi 90enne e molto ~alato. Con q_uesto gesto, ~ governo cmesespera di trovare un nsanamento alla spaccatura esistente &a chiesa «sotterranea» e quella ufficiale. Per il governo cinese, accettare un vescovo riconosciuto dalla Santa Sedesignifica mettere un unico punto di riferimento per le comunità ufficiali e sotterranee. L'accettazione di un vescovo nonùnato dalla Santa Sede rappresenta unguadagno anche per il Vaticano, perché Pechino riconosce che il rapp01to del Vaticano con un vescovo non rappresenta un'intromissione indebita negli affari ,interni della Cina e non mina Ja sicurezza dello stato. La nomina congiunta è una vittoria per i cattolici cinesi: negli ultimi anni i vescovi nominati dal governo, ma non da Roma, sono stati sempre più emarginati e persino derisi dalle comunità cristiane, che rifiutavano di paLtedpareallelorocerimoniee perfino ai loro funerali. (Asza News) HARARE· ZIMBABWE CONTRO GIJ SFRATTI SENZAPIETA C on il titolo <<TI pianto dei poveri», la Conferenza episcopale dello Zimbabwe ha diffuso una lettera pastorale in cui si: denuncia la brutalitàcon cui.leautorità banno portato avanti Hprogetto di demolizione di baracche e la situazione di abbandono in cui sono rimaste numerose famiglie. «La pretesa di giustificare l'operazione con motivi di ordine pubblico è totalmente infondata eli fronte ai mezzi crudeli einumani chesonostati usati per ponarla a termine. Le persone banno diritto a un riparo e questo è stato deliberatamente distrutto nel corso dell'operazione, senza alcun preavviso», hanno denunciato i vescovi. Secondo i presull, anche se <<tutti desideriamo il rispetto dell'or-

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