Missioni Consolata - Settembre 2005

maya. Cerchiamo di creare spazi in cui le donne leader indigene, neUe 23 comunità linguistiche presenti io Guatemala, possano crescere interiormente senza perdere .la loro idemilà e senza rinunciare alle loro credenze e pratiche culturali proprie della tradizione maya. Ne.l processo di globalizzazione in atto, infatti, esistono molti meccarusmi che allontanano i popoli indigeni della loro cuJtura. Tutto ciò imp.lica gravi conseguenze: rischiamo di non trasmettere ai giovani i valori maya o lasciamo loro in eredjrà un patrimonio culturale viziato». Città del Guatemala: donna maya con un carretta. MC l settembre 2005 pagina 66 Per questo l'Associazione ha tessuto una rete dj donne maya, una classe dirigente, pronta ad assumere responsabilità civili. Tra le varie iniziative formative figura il corso dj laurea biennale in <<Gestione poUtica maya», avallato dalla facoltà di Scienze politiche presso l'Università statale San Carlos de Guatemala. Frequentando tale corso, molte donne maya banno imparato a conoscere i propri diritti e il valore de.IJa politica come strumento di pace; aJ tempo stesso hanno potuto approfondire .la conoscenza della cosmovisionemaya. DEMOCRAZIA INCLUSIVA «Molti punti dd trattato c.li pace dell996 restano ancora incompiuti Polizia in azione contro un dimostrante {a sinistra). Venerdì santo: manifestazione folcloristica con radici nei tempi coloniali {sotto). - continua Norma Isabel -. Per esempio, è stato impossibile concretizzare l'accordo sul rema dell'idencità, nonostante le chiare proposte che abbiamo avanzato in proposito. E questo perché ci troviamo di fron - te UJ10 stato cbe non ba la volontà politica di migliorare la situazione dei popoli indigeni; è uno stato basato sull'esclusione: non permette che le proposte dei popoli indigeni si integrino nella cornice !,-riuddica istituzionale attuale. Noi vorremmo vivere in una democrazia partecipativa, che includa tutti; una democrazia che si costruisce giorno per giorno mediante il dialogo. Abbiamo avuto alcune esperienze di dialogo con il governo, anche in pnssato; ma nessuno ha messo i diritti dei popoli indigeni tra le priorità nazionali. Sono state fatte marnfestazioru di massa, a cui hanno partecipato Je comunità indigene, venute dalla campagna dopo giorni di viaggio a piedi, per consegnare aJ. le istituzioniJ'agenda politica contenente le priorità dei popoli indigeni; ma non è servito a nulJa. Gli accordi di pace cominuano a essere violati. Noi indigeni abbiamo il diritto d i ricevere risposte concrete, perché è ora di essere trattati come cittadini del Guate- [Mn:ala, non come stL·anie- C n ne.lla nostra terra». l

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