Missioni Consolata - Settembre 2005

------------------------Ricordcutdo Lo t"IU\euttl.• . -- visitare, si presentano i progetti che saranno visitati... insomma, il viaggio comincia già in ltaUa! Durante la riunione viene consegnata ai pattccipanti una scheda con il prezzo t:Nlsparente, che evidenzia La percentuale del prezzo finale che rimane alJe comunità locali o comunque nel paese di destinazione. La quota che rimane in loco (vitto e alloggio, trasporti locali, accompagnatore, quota progetto, formazione) si aggira suJ 35%, che sale oltre ll40% se l'accompagnatore è locale. Una percentuale della quota di viaggio, che può essere una quota fissa o variabile tra i1 2% e il5%, è destinata a finanziare un progetto nato in loco e gestito direttamente dalla comunità, progetto general - mente visitato durante il viaggio. Può trattarsi di una casa per ragazzi di strada, p rogetti di aiuto ad anzia· ni e ammalati o di sostegno agli indios, microcrediti per le donne dei villaggi , prevenzione e controllo del· l'Aids... (vedi riquadro Brasile). Il TURISTA CRITICO Il rischio della classica formula «tutto compreso» è che, dopo il viaggio, si torni a casa... «niente capito». Secondo Vittorio Kulczycki , «il problema è che un certo tipo di rurismo ha trasformato il tempo Ubero. che è un bene sociale, in un be· ne di consumo». li turista che visita paesi del Sud non può più essere solo uno spensierato vacanziero, ma può diventa· re testimone di una realtà non sempre facile e né bella da vedere. I viag· gi di turismo responsabile possono quindi rappresentare una duplice opportunità: una vera occasione di sviluppo per i paesi del Sud del mondo e un mezzo per rendere i turisti occidentali più responsablU nei confronti dei paesi poveri anche al ri torno dal viaggio, nella propria vita quotidiana. Come è avvenuto per il commercio eguo e solidale, fa notareDuccio PER SAPERNE DI PIÙ ...In conclusione. l) D turismo può portare benessere a ~ttocbes~ri~~ e ~u~oe~ U denaro rbnanga neUe tastbe deUa (povera) gente del Juogo, piuttosto che in quelle di spregiudicati mediatori, indigeni o forestieri che sÙUIO. 2) Prima di eson.t'e noi clienti a comprare l loro ~chettJ viaggio, l tour operator siano tru~renti nel lo ro operato, elaborino una respol)· sabilltà d' impresa, promuovano un turismo ambientalmente e socialmente sostenibile, contribuiscano allo sviluppo. 3) È auspicabile che il turismo internazionale sia sempre più motivato e sempre meno •vacanza•, non perché neUa vacanza vi sia qualche cosa che non va, ne abbiamo tutti bisogno, ma fare vacanza In oasi di lusso clr· condate dalla miseria non è una beUa Idea. 4) Dopo lo t sunami: sarebbe lnte· ressante che l.e comunità locali avessero ~ possibilità di governare la ricostruzione, neUa promozione di un turismo sostenibile, basato suO'ospltaUtà di villaggio. Perché, in quanto abitanti di luoghi veri, e non sol· tanto di destinazioni, po$$81"10 essere protagonisti della rlgene razione ·e del ripensame.nto della loro capacità di ospitare. Fonte: Duccio Canestrini, www. homoturlstfcus.com Canestrini, oggi il consuma to t·e-turi sta è sempre più consapevole di ciò che si «nasconde» dietro al prodotto <<pacchetto viaggio» e, cosa importarne, ba la possibilità di sceg)jere: <<Se qualcosa cambierà in ma· niera rilevante, sarà grazie a una domanda dal basso». • Cisv, Solidarietà in viaggio. Alla scoperta della "Carta d.identità per viaggi Sostenibfli", di Roberto Varone e Altr, Cmsr, lcel e Mlal. www.bomotudstlcus.com, a cura di Duccio Canestrini. Turisti responsabili, a cura di Terre di Mezzo, F..d.Berti, Piacenza, 2003. Associazione Italiana Turlsmo Responsabile Altr. www.altr.org (tel. 02-25785763). Agenzie di viaggi responsabili: www.vl.aggtsolidali.it, www.oindorama.org, www.assoçlaz!oneram,Jt. www,vl.agglemlraggi .com , www.koiba.org. Si ringrazia in particolare Viaggi solidali. Cta Volontari per lo Sviluppo, Torino, Tel. 011.43.79.468. o

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