go e il denaro per concedervelo, noi no. E la nostra dipendenza economica da questa risorsa fa sì che i turisti debbano essere t rattad come dèi» è l'amaro commento del padre indiano Desmond De ouza. P roprio a partire dalJ 'Tndia, in podù anni nel Sud c Nord del mondo prende forma un movimento di attenzione e critica al turismo, che si traduce in reti di associazioni e organizzazioni non governative operanti nel campo del turismo responsabile, ma anche in ceneri di ricerca, singoli intellettuali, attivisti, scri ttori e giornal isti. Nel J 995 a L~mzarote, nelle Canarie, si tiene In Conferenza mondiale suJ turismo sostenibile, promossa, tra gli altri, dall'Uncsco e daU'Unep (United Nations Environment Programml!), du rante la quale viene approvata la Carta del turismo sostenibile. Anche in Italia prende vita un forum nazionale di attenzione aJ turi - smo. Dal 1996, l' incontro tra associazioni e Ong (come Icei, Mlal e Aspac), organizzazioni ambientaliste (Legambiente, Wwf e Crs), associazione delle imprese turistiche aderenti alla Lega delle cooperative (Ancst), Associazione consumatori utenti, Ecpat, giornale di strada U'rre di Mezzo... porta a due grossi ri - suJtati: la sottoscrizione nel 1997 della Carta di identità per viaggi sostenibili e la fondazione, nel 1998, di Aitr-Associazione italiana turismo responsabile. Nata con l'appoggio ufficiale del Dipartimento del turi - smo della Presidenza del consigl io dei ministri, l'Aitr ha per scopo la diffusione e realizzazione dei princip i contenuti nella Carta; oggi, è formata da 50 associazioni nopro/it che si occupano a diverso titolo di turismo (vedi bibliografia). Al fi anco d i questo movimento, anche il Vaticano si dimostra attento alle problematiche sollevare, tanto che il 9 giugno 2001, in occasione della XXO Giornata mondiale del turismo, papa Giovanni Paolo n invita rutti i credenti a riflettere sugu aspetti_positivi e negativi del turi - smo, affìnché «nessuno cada nella Agntunsmo tentazione di fare del tempo libero un tempo di riposo dei valori». SOSTENIBILE ED mco Nel tempo, grazie anche alla presenza attiva delle organizzazioni non governative, i viaggi di turismo responsabile hanno subito un'evoluzione, puntando su obiettivi sempre più complessi. Nati come occasione per permettere a soci, amici, finanziatori o semplici eu riosi, una conoscenza «reale» c problematica dei paesi in cu i le Ong operano, negli ann i sono diventati un'occasione per vis itare i progetti di cooperazione internazionale delle Ong stesse e per conoscere i volontari e le popolazioni locali che beneficiano del progetto, fino a rappresentare una vera e propria occasione di sviluppo per le zone interessate. Secondo Alfredo Somoza, presidente di Aitr. gli aggettivi chiave di questo modo di viaggiare sono due: sostenibile ed etico. Sostenibile, ossia in grado di favorire un contatto con il territorio e con la società ospi-
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