Missioni Consolata - Settembre 2005

lrAliA Un musical originale «Il nostro musical desidera annunciareche "Gesù è risorto"; perquesto l'abbiamo intitolato WEEKEND ALL'INFERNO, a ricordo dello sua discesa agli m/eri prima della risurreI.ione»... racconta con decisione don Ugo Bellucci, vice ptirroco dello Beato Vergine delle Crttz.ie di Torino, comunemente conosciuta come parrocchia della «Crocetta». Non si è tra/loto, però, della so/t~ lo recita nel teatro parrocchiale pereh~ con grmta e determinazione, più di cento adolescenti e giovani sisono esibiti nel cuore di Torino, cioè fa regale pia:aa Costei/o, davanti alle autorità, al cardinale e a un pubblico di 3 500persone; p01; con l'appoggio del CentroStudiSan TommasoMoro, alla 8"' Gallery, cioè la porte della FiatLingollo trasformata in centro commerda/e, davanti aun pubblico diottre mille persone. L o spettacolo inizia con lo smarrimento eli Giovanni, l'apostolo prediletto di Gesù, dopo la morte del maestro e con rapidi flash black rievoca gli episodi più salienti dcUa vita del Figlio di MC / 1ettemb,. 2005 pagina 50 Dio, fino aU' inaspettata gioia della risurrezione. La scenografia è semplice e imponente allo stesso rempo. Già il coro, formato da più di trenta elementi , con lunghe tonache marroni impreziosite da viscosi ornamemi in oro ed argento, si rivela un imporrante elemento coreografico insieme ai musici (batteria , due chitarre, percussioni e tastiera); ma è l'imponente schermo bianco sul fondo che scandisce, con le ombre proienare, il succedersi delle scene. Gesù, gli apostoli ed altri personaggi del vangelo, vestiti con mantelli e tuniche dai colori vivaci, animano i vari episodi caratterizzati da rapidi cambi di scena, effettuati dagli stessi attori. Vediamo comparire deUe reti, quando Gesù invita gli apostoli a diventare pescatori di uomini; tavoli e sgabelli per le nozze di Cana e l'ultima cena; otri, vasi, ceste e persino la croce dove Gesù è appeso. Di ramo in tanto compare anche il balletto, che enfatizza i vari brani musicali, ftlo conduttore d i tutto. Lo spettatore è incantato da un tripudio di colori, musica, voci, da tutti questi giovani attori e anche dalla cinquandna di bambini che di Silvana Bottignole fanno eco a Gesù quando annuncia le beatitudini e si uniscono nell 'imponente coro ftnale, che inneggia al miracolo della risurrezione. In una società, dove gli adolescenti fanno notizia quando allagano le scuole, uno spettacolo come questo ha quasi del miracoloso. Abbiamo, perciò, rivolto alcune domande a don Ugo, per capirne di più. V' Don Ugo, come vi è venuta l'zdea di meftere in \'CCt/a uno spettacolocome questo? In che modo vi siete organizzati? IJidea ci è venuta perché la diocesi aveva lanciato l'anno della «missione giovani» (2003-2004) e ci è parso doveroso che i giovani annunciassero Gesù alla città a modo loro, cioè con lo musica. Siamo partiti per tempo, abbiamo lavorato su periodi lunghi, ci s iamo preparati con calma. IJidea è stata discussa durante una settimana comunitaria con gli universitari, presso i missionari della Consolata di Torino. Ricordo che iJ responsabile del

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