Missioni Consolata - Settembre 2005

Incontro con Jean Marie Teno ··-···· .•..•..•..•.. IL MALINTESO COLONIALE Jean Marie Teno è un noto documentarista che ha pure realizzato diversi film fiction. Il malinteso coloniale, girato nel 2004 tra Germania, Sudafrica, Namibia e Camerun vuole indagare sull'influenza della missione cristiana, avamposto di colonizzazione, sullo sviluppo dell'Africa. Il malinteso è proprio questo legame ambiguo che ha portato il continente alla deriva. Camerunese, ma vive da tempo in Europa, Teno vuole mostrare che il rapporto tra Africa ed Europa ha bisogno di essere rinnovato. Eper farlo occorre tornare indietro nella storia e fare quello che lui chiama «dovere di memoria». Perchl ha fatto un film su missione e colonialismo? Il mondo è totalmente globalizzato e il rapporto Africa-Europa condiziona enormemente la situazione odierna del continente. Fare un film su questo tema è chiedersi qual è il posto dell'Africa nel mondo. Posto non invidiabile, quasi un vicolo cieco. Bisogna interrogarsi sulle ragioni che l'hanno portata a questa situazione. Penso che l'incontro tra Europa e Africa, awenuto anche attraverso la religione e i missionari, sia in parte responsabile delrimpasse in cui ci troviamo oggi. Volevo mostrarlo nel film. Ui ha parlato di un «dovere di memoria» per il continente. Sono successe in Africa cose gravi, atroci. C'è stata la tratta negriera, La colonizzazione, e tutte le volte che sono finite, si è detto: bravi è finito, non lo facciamo più, dimentichiamo tutto. Senza mai pensare alle cause. Come possiamo andare avanti senza guardare, esaminare ciò che è successo? Ecome prepa· rare dei crimini futuri: giriamo pagina senza dire nulla. Il dovere di memoria è necessario, affinché gli africani possano trovare il rispetto in loro stessi, e cominciare ad avere un vero rapporto, più sano, con gli altri. l{ regista camerunese Jean Marie Tena, autore del film documentario Il malinteso coloniale. È una questione di ricondliazioneo di restituzionedi qualcosa che l'Europa ha preso agli africani? No, per nulla. Perché il dovere di memoria è importante per qualcuno e non per gli altri? In Europa se ne parla sempre, per esempio per rolocausto. Intanto è rAfrica che continua a soffrire, chiusa nella sua miseria. In Europa il razzismo tocca sempre più gli africani. Il dovere di memoria è importante perché la gente si renda conto di quello che l'Africa ha attraversato da lungo tempo. Aiuta a capire perché la gente ha certe attitudini e comportamenti e a metterli in questione. Quando si sa quello che è successo, si può vedere il ridicolo delle proprie azioni, cambiare attitudine, raggiungere un dialogo paritario, in modo che la gente possa guardarsi in faccia senza che ci siano complessi di superiorità o inferiorità.

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