SUPERAOE: 580.000 kmq. ABITANTI: 50 milioni. Gli ucraini sono il 72% della popolazione, seguiti dai russi con il22% e altre minoranze etniche. REUGJONE: cristianesimo, con ortodossi (55%) e cattolid (11%). Circa il 30% della popolazione si dichiara ateo. CAPITALE: Kiev, con drca 2 milioni e mezzo di persone. LINGUA: ucraino e russo. ORGANIZZAZIONE omo STATO: repubblica federale, composta da 25 regioni. la Crimea ha uno statuto spedale con notevole autonomia. Dal1991 La nazione è indipendente, dopo essere stata parte dell'Unione Sovietica. Attuale presidente è Viktor Yushchenko, in seguito ad un aspro scontro elettorale con Viktor Yanukovych (dicembre 2004). RisoRSE ECONOMICHE: discrete sia nel settore agricolo sia in quello industriale. Tuttavia ragricoltura risente di impianti obsoleti, mentre le infrastrutture minerario-industriali hanno subito un severissimo contraccolpo d'immagine con la catastrofe nucleare di Chernobyl (1986). naio dei risparmi si svuota continuamente? Così 1'80% degli ucraini vive sotro la soglia della povertà e 5 milioni sfidano la fortuna emigrando anche in Italia. Fra le donne, ecco le ricercate badami per gJi anziani Però altre ucraine, adescate da raggiri mariosi, devono adattarsi a battere i marciapieJi di Torino, insieme a qualche nigeriana. MEGLIO IERI O OGGI? Soggiornando (anche poche settimane) neU'ex Unione Sovietica, gli interrogativi che pungolano continunmente la mente del visitntore sono sempre gli stessi. E cioè: è prefcribile il regime mandsta o quello capitalista, lo stile di vita di ier i o quello di oggi? Sono stati socialmemc più validi «i piani quinquennali» di Nikita Kruscev o il libero mercaro di Vladimir Putin? In Russia gli anziani non nutrono dubbi al riguardo: la grande maggioranza rimpiange il comunismo, in città come in campagna. ln Ucraina la musica non cambia. Dalla metropoli di Kiev al porto di Odcssa i settantenni stenruno, oggigiorno, a sbarcare il lunario. Le loro pensioni, per esempio, sono da «terzo mondo»: appena 24 euro mensili, al cospetto di generi alimentari, capi di abbigliamento e farmaci costOsissimi. Fino al fatidico J 989 O' anno della caduta del muro di Berlino) l'istruzione era gratuita e garantita a tutti. Gratuita era pure l'assistenza sanitaria, anche se nelle repubbliche dell'Unione ovietica (già prima della «glasnost-trasparenza» e della «perestrOJRa-ristrutturazione» di M.ichuil Gorbacev) qualcuno mormornva con sarcasmo: «Se la salute non ti interessa, va' a curarti in un ospedale pubblico!». Tuttavia l'Unione offriva a tanti la possibilità di spostarsi per le ferie da un capo all'altro Jell'Urss: dall'inospitale e gelida ibcria alla dolce e florida Crimea sul Mare Nero. Però i giovani non rimpiangono il passatO. «lo ho due figlie, di 20 e 30 annj - dichiara Narascia -. La ventenne non sa nulla del regime comunista. mentre la tremenne ricorda poco. Però preferisce iJ sistema attuale. perché offre maggiore libertà. Ma occorre fronteggiare la minaccia del terrorismo... ». Natascia, colta guida turistica di Kiev sulla cinquantina, afferma: «Oltre al russo e all 'ucraino, parlo italiano, francese c inglese. Anni fa sono stata a Roma, Parigi e Londra. Ai tempi dell'impero sovietico non mi era consentito uscire dall'Urss. Confron tando lo !.landord di vita dell'Europa occidenwlt: con il nostro, sono giunta allo seguente conclusione: le persone come me, che godevano di una buona cultura e di tma discretaposizione sJatalc, erano abbastanza fonunatc rispetto a tante altre. Però ero chiusa in gabbia, e non me ne rendevo conto». Conversiamo con Natascia in un piccolo ristorante, attorno a un piatto di cetrioli. Già, cerrioli! empre cetrioli: a colazione, pranzo e cena. Anche la guida li osserva con un pizzico di commiserazione, girandoli e rigirandoli con la forchetta. E soggiunge: «Se l'Ucraina vuole attirare i turisti europei e americani , deve ri - vedere la propria cucina, sopratrutto se a ravola siedono italiani». Kiev: studenti sullo strada disegnano dal vivo. MC l settembre 2005 pagina 23
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=