zioni idroponiche, per educare al - l' autososrentamemo, mantenendo la memoria della terra abbandonata a causa della guerra. La sanità, l'istruzione e la fame sono i tre grandi nodi sociali lasciati scoperti dalla politica dell 'attuale governo, che ha deciso di investire quasi esclusivamente nell'esercito, per raccogliere i consensi d i gran parte dei ceri medio-alti, cbe invocano la sicurezza in una nazione dove la guerriglia e il paramilitarismo da decenru minano la possibilità di muoversi liberamente. Attualmente, il sistema nazionale copre una parte delle spese sanitarie di du non ha un lavoro, però i ceti poveri faticano a pagare persino il 10% richiesto dallo stato. Per questo, il centro contempla l'apertura di un ambulatorio di primo soccorso, un dispensario medico c una mensa gestita dai ragazzi. Sono previsti anche corsi di musi - ca, teatro. arti marziali, ginnastica, pittura, per dare spazio e possibilità di sfogo, divertimento c aggregazione a tutti i giovani del quartiere che decideranno di frequentare il centro, che porrà nascere e mantenersi grazie agli aiuti economici di chi vorrà ~npegnarsi in un piccolo gesto socmle. Ragazzi a scuola. Oltre alla città di Bra, l'ambasciata del G iappone potrebbe finanziare panedel progetto; e già ci si muove attivameme sul territorio colom- ~iano pe~ reperire. un gruppo di u1segnanu volonran. L ' idea della costruzione di un centro giovanile ~ Car~colf nasce come conunuaztone della bella esperienza della Fundoci6n niiios de la guerra, hombres de paz, promossa nel 2000 dai missionari della Consolata come «gesto di consolazione» per l'anno santo, coo l'idea di assistere i figli degli sfollati dalla _guerra. Nel 2001, padre Tesca inizio a lavorare a Cannen de Apicala (piccolo centro nel dipartimento del Tolima, a un'ottantina di chilometri dalla capitale) con un primo gruppo di bambini, la mag~ior parte provenienti da CaracoH, in una/inca (azienda agricola) immersa nella zona tropicale, dove il clima caliente e la vegetazione dai colori forti e dalle forme enormi, fanno dimenticare in frena il cielo grigio della capitale. Le urla dei ragazzi accolgono ogni martedì la camionetta che arriva carica della spesa per la settimana. U clacson suona e chiede uo poco di respiro, ma i bambini non ascoltano: continuano a urlare e invadono i vetri di mani, facce c parole: «Pad reJuan, padreJuan!». Padre Testa passa t una la giornata con i ragazzi , ascolta i racconti della settimana, li aiuta con i compiti, controlla come vanno le coltivazioni del piccolo campo adiacente alla struttura, dà consigli e distri - MC l aettembre 2005 pagina 19
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