Missioni Consolata - Settembre 2005

per una, e non ha fretta. Porta uo messaggio, un invito per la fagiolata della domenica pomeriggio; porta un conforto o un semplice saluto e la gente sorride a quell'uomo grande, con la faccia italiana, che dopo tanti anni di America Latina non ha perso l'accento piemontese. Padre Testa ha appena comprato una casa che due muratori stanno sistemando. Sulla porta c'è un cartello che invita ai corsi di alfabetizzazione: per informazioni rivolgersi alla E~·et,efa amigos de la ttattlraleza o casa de padre]uan, perché lui si chiama Gianfranco, ma la gente qui lo chiama cosl:Juan. Per il momento è agibile solo il piano terreno, dove le novizie delle suore della Consolata organizzano corsi di taglio e cucìto; presto sarà possibile celebrarvi la messa. n priA destra, sud di Bogot6: tipico quartiere della periferia dello capitole colombiano. SoN'O, segnale che indico la finca del nino, dove i «figli dello guerra» diventano uomini di pace. mo piano diventerà un laboratorio di elettronica e informatica per l ragazzi del quartiere, in coUaborazione con il Sena, Centro di formazione nazionale, che metterà a disposizione akuni insegnanti volomru·i. Padre Testa ha comprato dei gerani per la sua casa di Caracoli, perché chi entra possa trovare un po• di colore e abbia voglia di fermarsi. Sono soprattutto i bambini a invadere la casa: bussano timjdamente, mettono la testa oltre la porta e appena MC l aettembnt 2005 pagina 18 incontrano gli occhi di padreJuan, corrono ad abbracciarlo e sanno che lui non si risparmierà: è un uomo che dà. Un sorriso, una carezza. un pezzo di pane. - Padre J uan, oggi è il mio compleanno, gu dice un bambino. - E allora andiamo a scegliere un regalo. In una bottega del quartiere dove si vendono caramelle, biscotti, yogurt e telefonate, il bimbo si alza in punta di piedi: «VogHo quello», un bocadillo (dolce di frutta e zucchero) da 200 pesos che per lui è il secondo grande dono di quel giorno speciale: <<Guarda cosa mi ha regalato il mio padrino» dice il bimbo, tirando fuori da una tasca un pacchetto di crackers. Perché la miseria è grande quaggiù, ma la gioia può esserlo altrettanto e con molto poco. A iutare un ragazzo di Caracolr a studiare costa 15 euro l'an - no. Con gli aiuti che la città di Bra (CN) non fa mancare al suo concittadino, padre Testa sta progettando un centro per i bambini e i giovani del quartiere, che potrebbe essere pronto per la fine del 2006. Capace di accoguere ben 900 ragazzi, il centro diventerà la sede di una scuola superiore <<Virtuale», la prima e unica del quartiere, in collaborazione con J'Università pedagogica nazionale di Bogota, che potrà offrire formazione giornaliera tramite computer. Sono previsti anche corsi di avviamento al lavoro, coo laboratori di cucito, elettronica, .informatica, cucina, assemblaggio di computer, infermleristica e coltiva-

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