piccoli gruppi. Parallelamente, al - cune hanno una forte carauerizzazionc ecologica, come la comunità creata da Giannozzo Pucci a Fiesole, che pubblico la rivista italiana J.: Ecologist, dedicato ai remi ambientaU, oppure come gli «ecovillaggi» (il «Villaggio verde», «Comunità degli Elfi» d i Sambuca Pistoiese, «Upachi», «Anande», ecc.), spirituale e/o rel igiosa e radicale, cioè, di rifiuto di ogni strumento tecnologico e conswnistico. E altre che si contradd istinguono per la pratica della nonviolenza, come le comunità de <<L'Arca di Lanza del Vas tO>>. Complessivamente sono diverse centinaia: il livello culturale delle persone che vi fanno parte è alto, così come la consapevolez7.a e la sensibilità ai piccoli c grandi problemi che affliggono l'umanità vicina e lontana. L'età degli adulti oscilla rra i 30 e gl i over 50. Le residenze sono, in genere, vecchie cascine ristrutturate, abbazie sconsacratc, ville d'epoca c castelli concessi in comodato gratuito, condomini ribattezzati «solidali». Quas~ semJ?re in mezzo al verde c all'ana pulita. Lo loro scelta di convivenza non significa assenza di privacy: nella maggior parte dei casi, infatti , ogni nucleo familiare ba un proprio spazio privato e i momenti comuni tari vengono rappresentati dai pasti, momenti eli preghiera, incontri, spesa, lavoro agricolo c volontariato. Non si tratta di un revival delle «comuni» degli anni '60 e '70, anche se, ad esempio, le «fra te rni tà>> del Cisv, un'organizzazione di volomariato di Torino, la comuni tà <<Mambre» di Cuneo, quella di ViUapizzone di Milano, il «Forteto» di Dicomano nel Mugello, sono nate proprio in quel periodo. COLLANTE SPIRITUALE La componente spiritual<.: è sentita come un colJante in molte esperienze comw1itarie, perché ritenuta essenziale per il superamento di difComunità-famiglia «Ruah» di La Loggia, Torino. ficoltà e momenti di crisi: <<Numerosi esperimenti cJj vita comune degli anni '70 sono falliti - sottolineano le famiglie deUa comunità di Mambre, a Cuneo -, lasciando un senso di frustrazione e incompiutezza. c alla base di determinate scelte c'è invece w1a forte fede e ideaU ben radicati, anche gli ostacoli sono più facilmente superabili>>. «La nostra realtà - spiegano Anna e Piero, della comunità "Nibai" di Cernusco suJ Naviglio, in provincia di Milano · è nata sulla scia di un'altra esperienza: una cooperativa di frate rn ità con comunità residenziale, che agiva sul territo· rio. l primi anni sono stati di sperimentazione su principi-base, come il des ide rio di creare un ambiente concreto dove maturare un cammino di fede profonda, la solidariedt c l'apertura verso gli altri, l'accoglienza sul territorio. Seguiamo le linee guida della comunità MC l n ttembt-e 2005 pagina 13
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