Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

con U viaggio, ma continuano nel paese d'arrivo, senza parlare del fatto che soltanto l'l% dei salvadoregni che intraprende Ja strada dell'emigrazione verso gli Stati Uniti, riesce ad arrivare alla meta. Le donne emigranti sono la categoria più vulnerabUe dopo i bambini. Queste donne, di solito sopra i 30 anni, si vedono obbligate a emigrare sia per il salario da fame che offre la maquila, sia per le difficili condizioni di lavoro a cui sono sottoposte: la vita lavorativa nelle maquttas finisce a 30 anni. La sorte delle donne emjgranci è drammatica: non avendo soldi per sopravvivere e per continuare il viaggio, si vedono loro malgrado coinvolte nella prostituzione. Altre deci - dono di consegnarsi alle autorità migratorie e sono costrette a rientrare a El Salvador come deportate. A partire dal2000, è iniziata anche l'emigrazione dei bambini, chiamati coyotitos: partono da soli da El Salvador per ricongiungersi ai genitori negli Stati Uniti. In alcuni casi, bambini e ragazzi tra i lO e i 15 anni sono stati utilizzati alle frontiere per trasportare e Acconto: guerriglieri del Fmln. Sotto: vo~Jio di dignità nello perrferio di San Solvodor. smistare droga; oppure, in attesa di continuare Uloro viaggio, questi minori vengono usati per vendere cocaina e marijuana a Guatemala City e a Città del Messico e finiscono per chiedere l'elemosina quando vengono «SCartati>> dai pusher. (ll viaggio della droga inizia in Colombia, passa per l'America Centrale e arriva negli Stati Uniti; da qui riparte per Spagna e Portogallo ed è smistata in tutta l'Europa). Miguel Montenegro della Cdhes illustra uJreriormente la situazione degli emigranti: <<Ai 2 milioni di salvaaoregni emigrati negli Usa, molti alrri se ne Aggiungono ogni giorno; il fenomeno continuerà a lungo anche in futuro, perché la situazione economica di questo paese non sembra affatto migliorare. Inoltre, bisogna ricordare che, oggi, E1Salvador soprawivc grazie alle rimesse degli emigrati; tali rimesse sono la voce più importante per quanto riguarda l'ingresso di dollari nel paese, valuta indispensabile per l'economia salvadoregna, soprattutto da quando è in vigore la dollarizzazione>>. «Se è pessimo il trattamento riservato ai salvadoregoi durante il viaggio verso gli Stati Ururi- conclude Miguel Mo.ntenegro- ciò che gli emigranti centroamericani incontra-

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