Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

Con l'arrivo della globalizzazione, San Salvacfor, la capitale, riunisce in sé tutta la ricchezza e la miseria dd paese. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i tipici mali dei moderni agglomerati urbani: mancanza d'acqua, povertà, ghettizzazione, violenza e inquinamento. L'esodo dei contadini, in fuga dalla miseria rurale e dalla guerra, ha invaso Ja città e di conseguenza l'ha fatta crescere a dismisura. Dalla capitale, poi, quasi tutti gli uomini, tranne vecchi e bambini, sono emigrati verso gli Stati Uniti, dove vivono 2 milioni di salvadoregni. Le donne più giovani, invece, sono rimaste a San Salvador per spendere la Joro giovinezza nelle maquilas dove vengono pagate molto poco, «giusto quanto serve perché non muoia il lavoratore, perché non muoia lo sfruttato» si dice nel paese. n resto, donne e uomini contadini - una buona pane della popolazione economicamente arriva - lavorano nel settore informaJe, o sono andati a ingrossare l'esercito dei venditori ambulanti oppure girano per le strade del centro della città. Durante il giorno li si vede trafficare tra le bidonvilles e i nuovi centri commerciali, copia identica di quelli degli Stati Uniti; tuttavia i margini di consumo e il modello di «progresso» di questo ingombrante vicino (il Nord America), trasferiti in un paese povero, rappresentano solamente un «.miraggio» in termini SCHEDA EL SALVADOR Superfide: 21.041 Kmq Popolazione: 6.520.000 (stima) Gruppi etnid: meticd (88,3'Yo), amerindi (9,1%), creoli (1,6%), altri (l'Yo) Capitale: San Salvador Religione: cattolici (78,3%), protestanti (17,1%.), altri (4,6%) Lingua: spagnolo Ordinamento polftico: repubblica presidenziale Pre$idente: Eltas Antonio Saca Economia: come per tutti i paesi dell'area, si fonda sul settore agricolo per la sussistenza (mais, riso, fagioli); l'agricoltura da esportazione (caffè e canna da zucchero); allevamento di bovini; le foreste forniscono essenze pregiate Indice di sviluppo umano: 0,19 (105° posto) MC / luglio-agosto 2005 pagina 58 Dall'alto, Miguel Montenegro e Cesor Vil/cilono. Acconto: alcuni contadini riparano lo strada. di stabilità macroeconomica. Infatti questi nuovi centri commerciali sono stati costruiti e, soprattutto, progettati per assorbire i 2.200 milioni di dollari che i 2 milioni di emigrati salvadoregni presenti in Usa mandano ogni anno alle prof>de famiglie rimaste in patria. Tale flusso di denaro supera di 20 volte le esportazioni di caffè, che a loro volta rappresentano il 70% del totale delle esportazioni di El Salvador. DIRmi CALPESTATI In queste circostanze è iniziato il nostro viaggio per San Salvador, con l'intenzione di capirepiù a fondo tale situazione, cercando, soprattutto, di ascoltare i leaders della società civile del paese. Abbiamo visitato la Commissione per i diritti umani di El Salvador (Cdhes). Tale Commissione, non governativa, fu fondata nel 1978 e da allora è impegnata nella difesa dei diritti umani del popolo salvadoregno, denunciando i soprusi a livello nazionale e internazionale. Evidentemente, il lavoro di26 anni nell'impegno per la giustizia è stato giudicato «scomodo», al punto da avere causato la perdita di 7 attivisti, assassinati o fatti sparire dalle forze militari. Tra loro Marianela Garda, che è stata la principale fon - datrice di questa organizzazione, insieme al presidente Herber Anaya e altri cinque colleghì che hanno creduto in questo impegno di giustizia. L'attuale direttore della Cdhes, Miguel Montenegro, oltre a parlarci del lavoro odierno della Commissione, ci ha raccontato un po' della storia travagliata dd paese: «El Salvador misuri! 21.000 k.mq, con un'alta densità demografica: attualmente conta più di 6 milioni di abitanti residenti, oltre 2 milioni di emigrati negli Stati Uniti e altre migliaia in vari paesi del mondo. La storia contemporanea dd pae-

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