Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

• l di St'lvana Bottz'gnole popoli LEGGENDO e VEDENDO Parigi 1914. Nella cerimonia commemorativa alla Sorbona... per la prima volta apparve in pubblico la bandiera olimpica/ di cui erano stati fatti moltissimi esemplari e che ebbe un grandissimo successo. Tutta bianca/ con cinque cerchi intersecati: azzurro/ giallo/ nero/ verde, rosso, la bandiera simboleggiava le cinque parti del mondo unite dalrolimpismo e riproduceva i colori di tutte le nazioni. PIERRE DE COUBERTIN Memorie olimpiche, Mondodori 2003 C om'è nata l'idea delle moderne olimpiadi, della bandiera olimpica e dd Cio (Comitato olimpico internazionale)? Quali messag_gi e guali valori voleva trasmetterel'olimpismo? Al di là dell'imponente scenografia e il cospicuo impiego di mezzi finanziari «le olimpiadi>> di oggi sono rimaste feddi agli ideali deJ loro fondatore? È stato il pragmatico barone Pierre de Coubertin a inventare, dopo aver a lungo studiatoe sognato, le olimpiadi moderne, raccontate con toni leggeri nel libro autobiografico del 1931, tradotto finalmente in italiano nel2003, col titolo Memorie olimpiche. Nato a Parigi il l 0 gennaio 1863 da famiglia aristocratica, religiosa e legjttimista, Pierre de Coubertin consegue od 1880 il baccalaureato presso il Collegio dei gesuiti frequentato da esterno. Con un'ottima cultura umanistica, si iscrive alla nuovissima École libre de Sciences Politiques, entusiasmandosi ai grandi maestri del pensiero (Montaigne, Rousseau , Tocqueville, Compte, Le P lay, Locke, Spencer). Si reca intanto in Inghilterra, dove è affascinato dai metodi pedagogici dei colleges inglesi; poi, nel 1889, per incarico della Pubblica istruzione francese, va in America per studiare l'organizzazione scolastica e uni - versitaria. Impegnato nel movimento «scuole nuove» ed «educazione attiva» ispirati al sistema anglosassone, il giovane de Coubertin matura l'idea di organizzare i <<Giochi olimpici moderni», affinché la gioventù si imMC / IUSJi io-a90sto 2005 pagina 54 pegni nello sport, formandosi sugli ideali umanistici dell'antica Grecia: uguaglianza, fraternità,_pace. Lo studioso francese presenta i frutti delle sue ricerche in libri di pedagogia, psicologia sportiva, formazione, mentre stabiliSce una fitta rete di contatti con persone importanti e influenti a livello nazionale e internazionale, per trasformare in realtà il suo sogno: la nascita delle moderne olimpiadi. De Coubertin muore nel 1937, lasciando con le «olimpiadi moderne» un albero maturo dalle radici profonde. F iglio dd suo tempo, Pierre de Coubertin è troppo spesso etichettato come« ositivista>>, <<s iritualista», <<misogino», tanto da essere ricordato, durante le olimpiadi, da giornalisti superficiali con batrute come «chissà cosa direbbe de Coubertio se vedesse Le donne competere?». Eppure, leggendo le sue Memorie olimpiche, si scopre un uomo libero e onesto, dai grandi ideali, che ha saputo produrre una vera e propria rivoluzione con <<prassi», cioè, come direbbe Paulo F reire, «con azione e tiflessione rivolte verso le strutture da trasformare». P ierre de Coubertin illustra bene nelle sue memorie il grande sforzo iniziale per <<mettere insieme» i diversi sport, scrivendo: «Gli sportivi del XIX secolo erano profondamente convinti che ciascuno sport era nocivo per l'altro, essendo le rispettive tecniche molto diverse

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