Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

affina le sue grandi dot:i di artista. Infatti, oltre a comporre canzoni, s·rian ha dipinto i murales che abbelliscono le aule della sua scuola. La scuola comunitaria di Mazabuka, piccola città a circa 200 km a sud di Lusaka, è un progetto per ragazzi orfani, con abitazioni ed edifici scolastici, gestito dal Coe (Centro orientamento educativo), un'associazione milanese di laici volontari cristiani impegnati nella formazione inte,grale degli adolescenti. «E proprio in questo periodo - spiega padre Maunzio - che i tagaz,.. zi devono essere educati, non solo netle materie scolastiche, ma soprattutto sui problemi della vita; per questo abbiamo deciso di fare campagne per la prevenzione.del virus Hiv e sensibilizzare i giovani su questa piaga che ha lasciato senza entrambi i genitori la metà di loro». La scuola va dalrasilo alle nostre medié; poi i ragaai hanno la possibilità di proseguire con ·corsi di pit~ tura, scultura o informatica, a cui possono accedere anche gli esterni con il pagamento di 50· mila kwacha a livello (circa 10 euro). «Ouesto ci permette di raccogliere un po' di fondi per la scuola - spiega padre MaurìZio - e pagare i 22 insegnanti, tutti zambiani. La vendita delle opere prodotte nei corsi di arte ci consentono di pagare gli artisti>~. La scuola comunitaria di Kafue, dove vive da tanti anni padre Antonio Novazzi, è un'altra storia. Nata negli anni '70 come città industriale modello, ma soffocata dai problemi causati dal crollo economiCQ e dalle nuové leggi di mercato, Kafue rimane solo un sogno del passato; tante persone non hanno più speranza in un futuro migliore. Molti giovani gravitano intomo alla parrocchia di padre Antonio e tanDue orfani delle Arche di Kafue. In basso, gruppo dei giornalisti che hanno partecjpato allo stoge in Zambia. ti hanno la possibilità di studiare grazìe proprio alla Community 5chool. «Le liste di attesa per entrare in questa scuola sono lunghissime: gua$i 400 ragazzi studiano da noi - racconta padre Antonio -. Ma d vogliono fondi per mandare avanti un progetto come questo. Scuole come queste nascono soprattutto dall~esigenza di dare un'istruzione ai ragazzi orfani, quindi l'insegnamento è gratuito; ·chiediamo solo una collaborazione neUa realizza~one e nel mantenimento degli edifici scolastici sia da parte dei genitori, quando ci sono, che dei ragazzi. Inoltre, è nata t'idea di fornire un servizio a pagamento di mulino, per macinare il grano e il mais: oltre ad aiutare la scuola rende ta comunità partecipe e responsabile delle attività». la Community School dì Kafue è nata nel1999, quando padre Antonio chiese ai ragazzi che avevano terminato la scuola superiore di aiu· tarlo nell'insegnamento, eoniugando così il loro lavoro con la solidarietà nei riguardi della comunità e dei propri figli. «Abbiamo cominciato a riunire gli alunni sotto una pianta · racconta padre Antonio -, poi sotto le verande e, dopo due anni, abbiamo deciso di raccogliere fondi per costruire una vera scuola: cosi è .partito il progetto>>. Benthé la vita sia difficile per tutti in Zambia, per bambini e adolescenti essa non è affatto spensierata. Anzi, proprio alla loro età vivono i drammi" più grandi, come la mort~ dei genitorir ta malattia, la fame. E qui che entrano in gioco persone co· me padre Maurizio e padre Antonio, persone .dte spendono la loro vita per aiutare questi giovani a emergere dalla situazione in cui si trovano, a crearsi un futuro che, grazi~ anche a loro, potrà essere migliore. • Il presente dossier è frutto dello stage in Zambia (novembre 2004) di asprron« giornalisti, fotografi e oomeramon, oconclusione dèl CoRso GIORNALISTI PER IL Suo DEL MONDO ~004, organizzato dallo Fo"o...zloNE CuM (in collaborazione con Fesml, Ordine del g1omolls1i ~l Veneto eAssociazione Luci nel Mondo Onlus). ---------- Oostier MC l luglio·agosto 2005 pogina47

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