tura, provengono dal Sudafrica. I portali e Lavori in legno, invece, vengono dalla falegnameria della Saint Ambrose training center, una scuola di formazione professionale di Kafue gestita da volontari italiani. l'altare fu realizzato in occasione della venuta di Giovanni Paolo n nel 1989. Al santo padre l'arcivescovo di Lusaka J. Medardo Mazombwe chiese di benedire la prima pietra della cattedrale, la cui costrUZione è iniziata poi ufficialmente nel 2000, su disegno dell'architetto Ron Kirby. Simbolo nel simbolo è il crocifisso in legno di rose, che sarà situato dietro raltare. Vi sta lavorando un giovane scultore locale, Charles Chambata. Il corpo del Cristo, nero, è deposto su una croce alta quasi due metri. Sul capo del Salvatore la corona di spine è in metallo. La conclusione dei Lavori della cattedrale è attesa per l'estate 2005. Il tempio sacro costerà un milione e mezzo di dollari. Contributi sono arrivati da organizzazioni internazionali inglesi, italiane, tedesche, olandesi e dalla Conferenza episcopale italiana, Anche le chiese sorelle, le organizzazioni cattoliche, Le parrocchie della diocesi.~ la gente zambiana hanno collaborato molto. SPERANZA NEI GIOVANI Nell'area circostante la cattedrale, saranno realizzati la curia, un teatro, un centro giovanile per 400 ragazzi, Douier MC / luglio-agosto 2005 pagina44 alcuni alloggi per studenti e gli uffici pastorali. Ci saranno anche una casa per i preti e una per i volontari. In questo complesso si svilupperanno attività sociali e culturali. la diocesi di Lusaka, 62 mila kmq e 2,6 milioni di abitanti, conta oltre 850 mila catto(ici, 4 vescovi (titolare eausiliare e due emeriti), 800 tra preti e religiosi, 2 mila laici e 3,5 mila volontari locali, distribuiti in 55 parrocchie. Aqueste, presto se ne aggiungerà un'altra. «Si chiamerà Scrint Moritz, in ricordo di Maurizio, un giovane geometra di Como - racconta don Olinto -.In occasione di un suo viaggio in Zambia, un padre missionario gli aveva chiesto di disegnargli una chiesa e lui aveva abbozzato un primo progetto. Qualche tempo dopo la tragedia: si è inaspettatame-nte tolto la vita. Ho incontrato la mamma, qualche tempo fa, mi ha espresso il desiderio di quella chiesa. La stiamo realizzando». La collaborazione tra la mamma di Maurizio e don Olinto rispecchia, sul piano privato, quella assolutamente vitale per lo sviluppo del paese subsahariano tra istituzioni locali e internazionali. «Tutte le iniziative di solidarietà sono buone - continua il sacerdote-, non solo la cancellazione del debito, ma anche gli scambi commerciali». Don Olinto, come vede il futuro? «la vera speranza di questo paese sono i giovani. Anche per quanto riguarda la salute della popolazione. Apartire dai giovani che sopravviveranno all'Aids, verrà fuori una nuova generazione, più forte. Questa è la vitalità dello Zambia. Un fervore di cui la nuova cattedrale vuole essere segno evidente». ARTEFIG DEL PROPRIO FUTURO Dal centro di Lusaka ci spostiamo a Lilanda compound, un polmone della cap1tale che vive e respira indipendentemente dalla città. Quanti bambini corrono, sorridono, quanta vita per le strade sterrate, le piccole ab1tazioni, i baracchini dove si vende di tutto! Nel bel mezzo di questo mondo una scuola, un'aula colorata e accogliente, allegra, banchi e sedie nuovi, quaderni, penne, stoffe, pennelli e pittura. All'interno di lilanda abbiamo conosciuto suor Rita Serao: è tra qu~ sti bambini che lei, suora comboniana, ha iniziato il suo progetto di scuola professionale per ragazze orfane tra i 15 e i 18 anni. «Creare la possibilità di un lavoro è ciò che può dargli la spinta per continuare a lottare e ad andare avanti anche in mezzo a molte difficol~» comincia suor Rita a spiegarei lo scopo del suo lavoro nel compound. «Sono le ragazze che educheranno i figli: introdurle nella società significa educare un'intera famiglia - continua la suora •. Dobbiamo dare loro un'educazione di base e insegnare un mestiere con il quale, uscite dalla scuola, potranno vivere; cercheremo di rendere le ragazze capaci di gestire una piccola attività, in modo da diventare indipendenti economicamente». Il progetto è partito nel mese di novembre 2004; le ragazze sono circa 50 e l'obiettivo è formarle a livello umano, spirituale e accademico, cercando di far emergere i talenti artistici e le proprie predisposizioni, inoltre si propongono di creare borse di studio per ragazze orfane che non hanno ancora l'età per frequentare la scuola secondaria. «la situazione di queste ragazze è spesso drammatica, troppo spesso Cattedrale di l.usaka in cosfruzione. Un artista locale scolpisce il crocifisso destinato allo cattedrale.
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