Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

superficie: 752.614 kmq Popolazione: 11 milioni circo Composizione etnico:74elnie, di cui: bembo 39,7%, njonja20, l%, tongo 14,8%, borofs6 7,5%, tumbuk9 3, 7%, mombw8 3.4%~ kaone, losJ ealtri 10,8% Religione: tradizionale 27%, protestante 22,9%, cat- c tolic1 16,9%, altri 33,2% Copftale: Lusoko - Formo di governo: Repubbltco presidenziale 0 Presidente e pdmoministro: Levy Mwanowoso (200l) Unltò monet<n1o: kwooha(6.000 I<Wachaper l euro) "' ,_..,_....... -! Eoonomlo: leproduzioniogrlcoie (mais, monioco, m!- • gllo, riso, sorgo) coprono U fabbisogno alimentare; le colture commerciali sono:orochidl, toboccoecotone. c Lo pesca nei laghi efiumi soddìsfo Il consumo interno. L'industrio minarono, principale ottivitò economico, produce: rome, manganese, carbone, cadmio, piombo, stagno, plriti, smeraldi. Oro, argento, selenioe sopro1tuno cobalto sono rìcavotr oome sottoprodoffi dello rofflnozione del rome. Le Industrie principali : cenlrolì idroelettriche, fabbriche chimiche, tessili, meccaniche (montoggio auro etrotlon), dello gommo. dello zuoehero, del tabacco, dello corto, dello birro. largamento del divario tra poveri e ricchi. Oggi gli impianti chimici di Kafue sono pressoché improduttivi, mentre nei compound di Ndola e Kitwe, nel Copperbelt, i servizi sociali e pubblici di una volta non sono che un miraggio. PRIVATIZZAZIONI SOTTO LA LENTE Nel 1992 nasceva la Zambian Privatisation Agency (Zpa), rente per le SPACCAPIETRE Strade affollate, clacson che suonano, voci, e là, In mezzo alla gente, nella confusione, riesci a scorgere, quasi fossero celate da una tenda Invisibile che lenascondedallosguardo dei curiost loro, quelledonne che con pazienza edignitò, ogni giorno, spezzono con un movimentosincronizzato le pietre che la loro terra regala o, a seconda del pun~ di vista, loro sottraggono od essa. Sono cen~naia ledonnedi Lusaka che si guadagnano il panequattdiano con questostrano mestiere, spacconopietre, In diversi formati, per venderle al costruttori, 2.000 kwacha a sacchetto, (circa mezzo euro) cosl stornano le loro famiglie, cosi passano le loro giornate, sotto un sole cocente, tra la polvere, colpendo ritmicamente con un martelletto le grondi pietre grigie, quel grigio che ricopre tutto eche contrasta con Il colore della loro pelle, dei loro vestitt, del loro sogni. Elena Martell/ Dossier MC / luglio-agosto 2005 pogina 34 privatizzazioni. Da allora più di 250 società pubbliche sono state cedute. Ma l'attività della Zpa va avanti e rimane ancora un lungo elenco di aziende in vendita: telecom, azienda elettrica, poste, alcuni tratti di ferrovia, assicurazioni... È la Zpa che dà il via libera a ogni transaz1one e che affida a esperti (avvocati oaltri professionisti) i negoziati con i privati. Il governo decide invece quali società pubbliche vendere e in che tempi. Dopo i negoziati, il team di esperti fa una raccomandazione che la Zpa generalmente approva, tenendo conto del preao, competenze e altri fattori. Finora il bilancio economico delle privatizzazioni è contrastato. Talvolta l'azienda da cedere era talmente malgestita che era difficile trovare un compratore, ma in altri casi la fretta ha portato a delle vere e proprie svendite. Il cas~ più eclatante di regalo fu quello del cemento: la Chilanga Cement. Ora rindustria cementifera è controllata dal colosso francese Lafarge, che comprò nel 2000 dalla CDC Capitai Partners, che a sua volta aveva comprato a un prezzo stracciato. Ora Lafarge detiene un'importante fetta del settore cementifero dell'Africa australe. Altra svendita fu quella della compagnia dello zucchero. Adesso è in mano ai sudafricani. Pesce secco in vendita nel Sowetc;> market a 'usaka. l M l A l Menzione a parte meritano le miniere di rame, pilastro dell'economia zambiana. Esse furono cedute in ritardo a causa delle loro implicazioni sociali, ma soprattutto peri delicati equilibri politici che celavano. Quando vennero vendute, però, era veramente il momento sbagliato. I prezzi del rame erano vicini ai minimi storici. Anche i più convinti assertori dell'economia di mercato ora lo ricono-

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