Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

. ' Viaggio n~ll'econ_omia d~llo Zambia .................................................... IL TRENO DELLA GLOBALIZZAZIONE La business community zambiana, formata da uomini e donne d'affari, dipinge il paese come un cantiere aperto, dove le po~sibilità sono molte e i progressi tangibili. Ma dietro al 5% di crescita del Pil, si impongono altri numeri, con cui 9 mUioni di zambiani su 10 devono fare i conti. di Danilo Masoni B envenuti in Zambia, para- ././ diso degli investitori. Lu- ' ' saka Stock Exchange, un motore della crescita economica. Diventa azionista oggi!». La borsa di Lusaka vuole fare colpo su chi conta. Per questo ha comprato lo spazio pubblicitario sopra Le casupole del controllo-passaporti all'aeroporto di Lusaka. le valigie arrivano subito, i carrelli sono ll, pronti. AL tavolo dei finanzieri si aspetta pochissimo e la domanda «qualcosa da dichiarare?» è più che altro una formalità. Di miLitari, neanche l'ombra. Pochi e defilati i poliziotti. Fuori, nel parcheggio e tra Le aiuole, i taxi blu sono a disposizione per portarti in centro. Lungo il percorso dall'Ailport road alle vie commerciali che sfociano nella centralissima Cairo road, c'è una sfilata di cartelloni pubblicitari. Fondi pensione, servizi finanziari e assicurazioni offrono alti rendimenti e un futuro tranquillo a chi rientra nell'esclusivo club di chi ha soldi. PARADISO DEGU INVESTITORI E ci sono anche le pubblicità dei telefonini, della fresca birra Mosi e della Parmalat, mentre la Chilanga Cement esibisce un possente operaio culturista, pronto a cementificare tutto il paese. Questi cartelloni sono l'emblema di un'economia dinamica, in costruzione, di un'Africa che non vuole arrivare in ritardo, ma competere e sedersi al banchetto dell'economia globale. Sono più di 10 anni che nel paese c'è un'economia di mercato. La business community zambiana, formata da uomini e donne d'affari, dipinge il paese come un cantiere aperto, doDouier MC / luglio-agoJto 2005 pagina 32 ve le possibilità sono molte e i progressi sono tangibili. Eanche remunerativi. Girando il paese questa verità viene fuori, come la faccia luminosa della Luna. Il prodotto interno lordo annuale è di oltre 4 miliardi di dolLari. Secondo i calcoli dell'ultima legge finanziaria, nel2004 il Pil ha quasi replicato la crescita dello scorso anno pari al 5o/o, un tasso che desterebbe l'invidia di molti governi del nord del mondo, e che non sembra destinato a scendere. «Negli ultimi anni l'economia è migliorata. Stanno arrivando più investitori stranieri e prodotti di altaqualità, che competono con quelli locali» dice Sherry Thole, direttore generale della banca Intermarket, accogliendoci nella sala consigliare ovale al primo piano della Farmers House. Il palazzo è in pieno centro. la sala è piacevolmente climatizzata e attraverso il vetro fumé si intravve~e scorrere il traffico polveroso. Edal1991 che in Zambia è stata introdotta un'economia di mercato, ci spiega. Prima c'era un sistema socialista. Poi le imprese statali sono state smantellate da un massiccio programma di privatizzazioni e i gruppi stranieri, sudafricani in primis, sono quelli che riescono a cogliere meglio le opportunità di investimento. Inoltre, i tassi di interes~ se sono scesi e ora consentono alle imprese di ottenere prestiti a costi ragionevoli. Faustine Kabwe, fiscalista e consulente di Livello internazionale, è ottimista circa le prospettive di crescita del suo paese e dell'Africa in generale. «<nvestire in Africa - dice - è estremamente profittevole». Ovviamente anche lui parla dell'economia emersa; di quella misurabile dal· le statistiche. Di quella che si quota al Lusaka Stock Exchange (Luse). I settori che oggi trainano l'economia sono il turismo (ne è un esempio il boom che sta attraversando la città di Livingstone, l'ex capitale che ora sembra rivivere una seconda primavera); l'agricoltura con il fiorente business dei fiori per l'esportazione; e anche le miniere di rame che beneficiano del recente recupero dei prezzi. Stando alle classificazioni setto· riali dell'ufficio di statistica, nel biennio 2003-2004, il settore cooStruzioni ha evidenziato una crescita di oltre il30%, seguito dall'indu· stria estrattiva e del cemento (+17%), dal comparto manufatturiero (+12,70fo), mentre il settore turistico, alberghi, bar e ristoranti in-

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