Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

l ~ ~ l SuD AfRICA Un'esperienza di riconciliazione... da esportare MIRACOLO IN CORSO L o scorso aprile, il Sudafrica ha celebrato lO anni di libertà. U cambiopolitico, dalla minoranza bianca alla maggioranza nera, è awenuto in modo pacifico e, 6n daU'inizio, si è respirato uno spirito di riconciliazione, salutata come un mi racolo e un segno di speranza. Nessuno di noi pensava che pace e democrazia si sarebbero potute realizzare tanto velocemente ed efficacemente come in Sudafrica. Pur con rutti i suoi limiti, l'esperienza sudafricana è sicuramente uno dei segni del nostro tempo e quindi altamente significativa per la riflessione teologica cristiana. Essa annuncia la possibilità dj pace e riconciliazione in cont.esti di confUrti apparentemente irrimediabili. Tutravia, è importante ricordare che questa riconciliazione è tutt'oggi incompleta e presenta seri problemi che dovranno essere assolutamente affrontati in un prossimo futuro. Tutto sta nell'atteggiamento da scegliere: vedere tale riconciliazione incompleta come un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Nella situazione attuale, l'avere un bicchiere pieno a metà, invece di un bicchiere vuoto o rotto, è già un dono per il quale dobbiamo essere grati. Dialogo eperdono hanno guidato il Sudafrico sullo via della pace edella riconciliazione nazionale, diventando un modello per altri popoli in situazioni di conflitto. Con gli stessi valori umani ecristiani vengono affrontati i problemi che ancoro assillano il paese. di Albert Nolan* IL RUOLO DI GUIDA Sono molti nel mondo a credere che il miracolo sudafricano sia stato frutto, quasi esclusivamente, del lavoro di una sola persona, un leader e statista eccezionale: Nelson Mandela. Non c'è persona al mondo che non sia stata profondamente impressionata da lla sua totale mancanza di risentimento e dal suo spirito di perdono, nonostante i 27 anni di dura prigionia. La sua 6gura impressiona per la libertà personale, che gli permette dl esprimere le proprie idee e fare ciò che crede sia giusto, senza essere condizionato da ciò che può pensare o dire la gente, compresi i sostenitori più accaniti. Siamo stati testimoni dei suoi straordinari gesti di riconciliazione, come quando andò a prendere un tè da Betsie Verwoerd, l'anziana vedova dell'ideatore dell'aparthetd. Mandela non è l' unico grande leader espresso daJ Sudafrica. Walter Sisulu, per esempio, deceduto l'anno scorso, fu una persona eccezionalmente umile e nobile, che ispirava sentimenti patemi emai fu tentato dalla fame di potere, prestiffio o denaro. È sempre rimasto neUombra, anche se Mandela lo ricorda come suo consigliere e ispiratore. Entrambi sono stati in prigione a Robben IsJand. Inoltre, non possiamo dimenticare Albert Luthuli, primo sudafricano a vincere il premio Nobel per la pace, e Oliver Tambo, fine e infati- ......_--------~---------

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