Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2005

ru nel far nostri gli aspetti di una cultura diversa che ci servono, e ad adattarli alle nostre necessità. Per questo quando parliamo eli cultura nasa facciamo riferimento a ciò che è proprio e a ciò che è «appropriato»; il problema sta semmai nel sapersi appropriare delle cose giuste, quelle che possono aiutarci a crescere come comunità e non causarci dei danni. n rischio, come sempre accade, è quello di buttare via anche il bambino con l'acqua sporca. Chi siamo oggi .1] giovane della mia generazione si sta progressivamente staccando dalla cultura patema e, di conseguenza, dalla sua autorità; così come si sta allontanando dall 'autorità politica e religiosa della comunità. Sia il meclico tradizionale, con le sue pratiche e i suoi riti, come la chiesa stessa hanno sofferto una perdita di significato e non rivestono una grande attrattiva per il giovane di oggi , sempre più secolarizzato. L'idioma nasa non è più parlato come un tempo e, anzi, alcuni tra noi si vergognano persino di essere cresciuti in una famiglia dove ci si comW1ica nella lingua propria. Rispetto anche solo a vent'anni fa è aumentata vertiginosamente la popolazione scolastica. n numero dei giovani che si iscrivono alla scuola superiore o addirittura all'università è cresciuto a tal punto da rappresentare una delle cause più importanti del cambio che si sta dando all'interno della comunità. La maggiore preparazione accademica, MC l luglio•ago•to 1005 pagina 12 Preparazione del materiale per un'assemblea giovonile {sopro) e alcuni giovoni nasa (sotto) . accompagnata da uno sviluppo più maturo della coscienza personale, ba fatto sl che si sia creato nei giovani un diverso atteggiamento nei confronti dell'autorità. I miei coeta· nei non vogliono più obbedire ciecamente, ma desiderano guardare la realtà criticamente, anche se questo conduce inevitabilmente allo scontro generazionale. Cambiano, anzi, si moltiplicano, anche i bisogni. n maggior grado di istruzione raggiunto fa sl che alcuni di noi non vogliano più lavorare i campi e sperino di conseguire un posto di lavoro come insegnante o come impiegato; cosa non sempre possibile, vista la poca offerta di spazi di lavoro alternativi all'agricoltu· ra rispetto alla domanda. Si crea quindi un tasso di disoccupazione molto elevato.Anche il consumismo è entrato prepotentemente nella vi -

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